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Cronaca

Videosorveglianza e abbandono di rifiuti, record di sanzioni: 119 in un solo mese

Nell’anno 2020, dal 1 gennaio al 31 dicembre, a seguito di controlli operati direttamente in strada da agenti di Polizia Locale, sia in divisa sia in abiti civili, sono state accertate 67 violazioni. Il sistema di video sorveglianza in un solo mese ne ha registrate quasi il doppio

A partire dal 22 marzo di quest’anno si è proceduto all’avvio del controllo tramite videosorveglianza degli abusi ed illeciti legati al mancato rispetto delle prescrizioni contenute nel Regolamento per la Gestione dei rifiuti.L ’attività ausiliaria di videosorveglianza è stata preceduta da una serie di verifiche al fine di assicurare la corretta procedura ed il rispetto della specifica normativa in materia di privacy nonché delle direttive indicate dal Garante del Privacy. Nell’arco di un solo mese di posizionamento della specifica videocamera di controllo nelle aree in cui il problema degli abbandoni era stato maggiormente posto all’attenzione degli agenti del Comando, le violazioni accertate con l’ausilio dell’”occhio elettronico” sono state 119 violazioni. 

L’introduzione del nuovo sistema di videosorveglianza ha evidenziato le dimensioni e le caratteristiche del fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti in ambito urbano, fino ad oggi parzialmente “sommerso” ma sempre più avvertito come esigenza primaria di controllo da parte della cittadinanza. Gli abbandoni da parte di non residenti del Comune di Padova, allo stato attuale, risulterebbero essere la maggioranza di quelli fino ad oggi sanzionati. Dalla visione dei filmati è emerso inoltre che la maggior parte degli abbandoni da parte di attività produttive risulta effettuato da parte di ditte aventi sede nella provincia di Padova o in province limitrofe (Venezia, Rovigo, Treviso etc.). Nell’anno 2020, dal 1 gennaio al 31 dicembre, a seguito di controlli operati direttamente in strada da agenti di Polizia Locale, sia in divisa sia in abiti civili, sono state accertate 67 violazioni. 

«I numeri delle violazioni rilevate - sottolinea l'assessora Chiara Gallani - in un solo mese di attività della videocamera di sorveglianza dicono tantissimo, proprio in termini di quantità delle segnalazioni dei cittadini alle quali siamo riusciti a dare delle risposte e quindi dei comportamenti scorretti per il nostro ambiente che siamo riusciti a intercettare e a sanzionare. Ci tengo a dire che questa idea che abbiamo messo in campo è la tappa finale di questi quattro anni in cui con la squadra ambientale della Polizia Locale, abbiamo lavorato a stretto contatto e rapporto proprio per aiutare la città ad essere ambientalmente più sicura e più pulita. Quello che abbiamo visto è che le segnalazioni che arrivano per quanto riguarda i reati di tipo ambientale sono quelle relative ai rifiuti. E quindi dalle squadre che sono in campo in tutti i quartieri a piedi a fare educazione sul corretto conferimento a questa iniziativa che abbiamo ideato, sperimentato e che adesso abbiamo ufficialmente presentato c’è un quadro di lavoro complessivo e univoco dell’amministrazione e in particolare del Settore Ambiente e della Polizia Locale, perché della città ce ne dobbiamo curare tutti». 

PL Padova videorifiuti 1-2

«Purtroppo - commenta amaramente l'assessore alla sicurezza, Diego Bonavina - molte persone hanno un atteggiamento di disprezzo delle regole minime di convivenza e si sbarazzano dei propri rifiuti in modo irregolare, se non addirittura illecito. Sono padovani che non mettono i rifiuti nei giusti contenitori o che li abbandonano accanto ad essi, ma anche persone da fuori comune che vengono a scaricare vicino ai nostri contenitori non solo rifiuti ma anche scarti di attività produttive e materiali ingombranti. Un fenomeno che la maggior parte dei cittadini giustamente non sopporta e che ci viene segnalato spesso. Naturalmente non è facile cogliere i responsabili in flagrante e non sempre analizzando i materiali abbandonati e possibile risalire al responsabile dell’abbandono. Adesso con l’utilizzo di questa specifica videocamera di sorveglianza possiamo essere molto più efficaci. In pratica non ci sfugge più alcun abuso e i numeri delle violazioni che abbiamo rilevato nel primo mese di utilizzo lo confermano ampiamente. Sottolineo che non c’è la finalità di fare cassa con le sanzioni, ma quella di stroncare una volta per tutte un comportamento incivile che danneggia tutta la comunità, oltre a sporcare le nostre strade e i nostri marciapiedi. Ci auguriamo quindi che la consapevolezza di essere filmati nell’atto di abbandonare scoraggi questi comportamenti».

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