Per la rinascita culturale di Abano, Sgarbi pensa ai colli Euganei "culla dell'arte"

Vittorio Sgarbi ritorna nel Padovano, questa volta ad Abano Terme invitato dal candidato sindaco Andrea Cosentino. L'occasione è un tavolo di lavoro per pensare ad un progetto che partendo da Padova rianimi anche la città termale. La risposta del critico d'arte è stata positiva: "Abano merita una proposta politica che la porti al fianco delle grandi città di turismo in cui la cultura è un richiamo per le persone che vi decidono di trascorrere le vacanze. Una proposta culturale seria è una ragione di permanenza". 

INVITO. Il sindaco ha voluto spiegare le ragioni dell'invito: "Ho voluto fortemente incontrare il professor Sgarbi per chiedergli la disponibilità in futuro a collaborare con la nostra città, la mia intenzione è quella di creare un progetto culturale di qualità con mostre ed eventi di richiamo internazionale. Sono felice di aver ricevuto una risposta positiva".

COLLI EUGANEI, CULLA DELL'ARTE. Sgarbi, che ha ricordato il percorso iniziato con il sindaco Massimo Bitonci, precisa: "Sarebbe interessante preparare un progetto che rianimi Abano e che la tenga in stretto rapporto con le attività culturali che sono in programma a Padova e che ho iniziato con le mostre di Donatello e Tintoretto. Mettere in relazione Padova, Abano, Praglia, Villa Vescovi e queste meravigliose colline in vista della grande mostra sulla pittura del 600 è un’idea logica e interessante. I Colli Euganei possono diventare un punto di riferimento italiano e universale di una cultura che ha la sua capitale a Padova e una stazione fondamentale ad Abano. Andrebbe fatto a prescindere da chi diventerà sindaco, quello che dico vale su richiesta della città e io mi metto a disposizione". Sgarbi ha detto di voler estendere la sua Babele in terra aponense portando a ottobre lo scrittore Alberto Arbasino definendolo "il testimone perfetto della forza di riabilitazione di Abano nella sua funzione termale".  

SOLUZIONE. La soluzione di Sgarbi per rivitalizzare la città, dunque, non è altro che tornare ad essere polo culturale brillando di luce riflessa dei due capoluoghi vicini come Padova e Venezia: "Abano riprenda la sua centralità e dialoghi, avendo il vantaggio di una  rinomanza internazionale, con Venezia e Padova. Altrimenti diventa un piccolo paese che ha una notorietà abusiva, che è quella che ha avuto nel passato, e che oggi il presente non conferma".