Operazione anti camorra messa a segno dalla Polizia. Venticinque gli arresti. Uno di questi, affiliato al clan camorristico Mazzarella, è stato rintracciato nel padovano dagli agenti della Catturandi della Squadra Mobile. E' un uomo di 45 anni originario di Nola. L'indagato secondo quanto ricostruito dagli investigatori da alcune settimane trovava rifugio proprio nella provincia all'ombra del Santo. Rientrava in un gruppo di persone che imponevano il pizzo agli ambulanti del mercato del centro storico di Napoli. 

L'operazione

Tra i 25 elementi arrestati vi sono elementi di spicco e gregari del clan rivale della cosiddetta Alleanza di  Secondigliano, operante nelle zone di Forcella e Maddalena nella città di Napoli, autori di numerosi episodi estorsivi e di detenzione e porto di arma da sparo. Dopo aver ricevuto alcune indicazioni dai colleghi partenopei circa la possibile presenza del quarantacinquenne fra le province di Vicenza, dove avrebbe svolto l'attività lavorativa all'interno di cantieri edili e di Padova, dove presumibilmente aveva invece trovato alloggio in un B&B nella zona di Vo’ Euganeo, i poliziotti della Catturandi della Squadra Mobile patavina hanno avviato da subito le ricerche, e pur a fronte dell’assenza di dati certi circa l’effettiva presenza del ricercato in qualcuna delle strutture ricettive del territorio, lo hanno alla fine rintracciato nel territorio di Vo’. 

L'arresto

Lì i poliziotti si sono portati ieri mattina, 5 dicembre all'alba. Una volta individuato un mezzo riconducibile alla ditta presso la quale si sapeva che il  soggetto svolgeva  attività in provincia di Vicenza, parcheggiato nei pressi di un bar, sono riusciti a rintracciare il sospettato proprio all’interno del bar intento a fare colazione ed ancora ignaro dell’operazione di Polizia​ che in quelle ore è stata avviata a Napoli nei confronti dei suoi sodali. Una volta catturato è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Padova.

L'accusa

Il clan imponeva il pizzo agli ambulanti del noto mercato della zona chiamato appunto della Maddalena, costretti a pagare settimanalmente una quota variabile tra cento e duecento euro oppure ad acquistare merce. E chi non pagava veniva picchiato anche pubblicamente. Documentate dalla Polizia anche un serie di raid con colpi d'arma da fuoco sparati all'impazzata tra le vie del quartiere napoletano, messi a segno per affermare il proprio predominio nell'ambito di fibrillazioni con clan rivali. A fronte di duecento bancarelle sottoposte al pizzo presenti nel notissimo mercato della Maddalena solo un commerciante straniero ha denunciato.