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"Pissacan": proprietà e ricette del radicchio di campo più diffuso nella tradizione veneta

In primavera, ogni campo e ogni manto erboso, si dipinge di giallo. Il tarassaco comune è una pianta molto diffusa, per i suoi fiori vivacissimi, e soprattutto per i soffioni con cui i bambini adorano giocare. In aprile inizia la raccolta da parte degli estimatori di questa erbetta di campo molto speciale, anche se così comune.

In Veneto viene chiamata "pissacan" o "radiccio de can": questa colorita espressione di origine contadina, vuole sottolineare le proprietà diuretiche della pianta. Anche l'arte erboristica mette in luce la capacità depurativa e antinfiammatorie, soprattutto per il fegato, del Taraxacum officinale, con cui si possono preparare tisane.

Nel Medioevo, secondo la Teoria delle Segnature, che associava piante alla forma degli organi, il fiore giallo come la bile gialla, veniva usato come cura del fegato. Ricordiamo che è bene informarsi sui bisogni del proprio organismo prima di assumerlo, perchè oltre a virtù benefiche, queste piante possono avere delle controindicazioni.
In cucina, questo radicchio rappresenta un piatto povero, ma tradizionale. Si raccoglieva nei campi al mattino mettendo in un cestino fiori, boccioli e foglie. Le foglie più piccole e tenere venivano mangiate in insalata, le altre bollite e mangiate in vari modi. Il gusto è un po' amaro, ma gli accostamenti con altri cibi lo stemperano; è ottimo nelle torte salate e frittate. I boccioli possono essere messi sott'olio e assomigliano a dei capperi. I fiori si possono friggere pastellati, come i fiori di zucca, o possono essere impiegati per la preparazione di sciroppi, miele, gelatine e conserve.

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