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Economia

Voucher, il governo approva l'abrogazione: il malcontento delle associazioni padovane

Il commento del segretario dell'associazione provinciale pubblici esercizi (Appe) Filippo Segato e il presidente della Confesercenti Padova Nicola Rossi

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta di venerdì, ha approvato l'eliminazione totale, votando a favore dell'emendamento che abroga gli articoli 48, 49 e 50 del "Jobs Act" dedicati al lavoro accessorio su "definizione e campo di applicazione"; "disciplina del lavoro accessorio" e "coordinamento informativo a fini previdenziali".

ENTRATA IN VIGORE. L'emendamento prevede anche un periodo transitorio, fino al 31 dicembre 2017, in cui si potrà continuare ad utilizzare i buoni lavoro già acquistati. Dal momento di entrata in vigore del decreto (sabato), i buoni lavoro non potranno più essere venduti. La maggioranza parlamentare alla fine ha scelto la soluzione più drastica per affrontare la questione dei buoni lavoro e di fatto "disinnescare" il referendum promosso dalla Cgil.

APPE. "È chiaro – dichiara il segretario dell’associazione provinciale pubblici esercizi (APPE) Filippo Segato – che questa decisione è guidata da princìpi puramente ideologici e scelte di tipo "politico", senza tenere in minima considerazione gli effetti negativi che avrà sulle imprese e sul mercato del lavoro".

LAVORO NERO. "Il voucher – prosegue Segato – soprattutto nel settore dei pubblici esercizi, ha rappresentato un investimento sulla legalità e una soluzione alla richiesta di flessibilità per le attività occasionali difficilmente programmabili e di durata limitata, non per sfuggire alle regole, ma, al contrario, per rispettarle. Uno strumento che ha contribuito a contrastare il lavoro nero il quale di fatto, con la sua abolizione, tornerà prepotentemente in auge".

DEMAGOGIA. “La volontà di abolire i voucher è la battaglia di chi è contro la semplificazione del lavoro. Le ore lavorate con i voucher rappresentano meno dell 1% del totale. Anziché affrontare una vera analisi del mercato del lavoro per capire che cosa hanno sostituito i voucher e cioè se lavoro nero o altro, si preferisce abolirli di sana pianta senza porsi nessun problema. Il solito sistema all’italiana. Tanta demagogia e poco pragmatismo.” questo il commento del presidente Confesercenti Padova Nicola Rossi.

MERCATO. “Il tema non è voucher sì voucher no. Il tema è che ancora una volta si interviene senza un’analisi effettiva del mercato del lavoro - continua Rossi - Prima di intervenire con la pancia vogliamo analizzare cosa chiedono lavoratori ed imprese? Vogliamo studiare effettivamente quello che chiede il mercato del lavoro o pensiamo che basti una dichiarazione di principio a dare lavoro ai giovani? “

FB. Da venerdì la Confesercenti di Padovaha dato avvio ad un gruppo di discussione di Facebook “Abolizione dei voucher: riprende il lavoro nero?” aperto ad imprenditori, lavoratori e collaboratori delle imprese per raccogliere le opinioni del mondo del lavoro.

ERRORE. "Riteniamo che l’abrogazione dei voucher sia un errore. - conclude Rossi - Anche senza i buoni lavoro, i mini-jobs continueranno ad esistere: servirà dunque un altro strumento per regolamentare tutte quelle prestazioni occasionali che nelle imprese non possono essere inquadrate in rapporti di lavoro tradizionale, soprattutto in quei settori – come il turismo, il marketing, il commercio e l’organizzazione eventi – che si trovano spesso a dover fronteggiare aumenti imprevedibili ma momentanei dell’attività. Con l’eliminazione si rende anzi necessaria una fase transitoria che proroghi l’uso dei voucher fino all’arrivo di nuove regole sul lavoro accessorio, anche considerando l’imminente partenza della stagione estiva".

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