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Economia Monselice

Trasferimento dei dipendenti della logistica nella nuova sede: l'accordo sindacale Aspiag-Cgil

Dai magazzini di Noventa di Piave e Padova Interporto alla nuova sede Agrologic di Monselice: ancora in sciopero, invece, i dipendenti legati ad Adl Cobas, alla quale è stato proposto lo stesso accordo che è stato però rigettato

Riceviamo da Aspiag Service e pubblichiamo:

«Aspiag Service ha chiuso nel pomeriggio di venerdì 29 gennaio con i rappresentanti della Cgil l’accordo sindacale inerente il trasferimento degli occupati nella logistica dei magazzini di Noventa di Piave e Padova Interporto nella nuova sede Agrologic di Monselice. L’accordo, frutto di una corretta per quanto impegnativa negoziazione tra le parti, permetterà ai dipendenti di trasferirsi nei prossimi mesi nei nuovi spazi, con incentivi, facilitazioni e un ambiente di lavoro in cui le condizioni risulteranno significativamente migliori grazie a investimenti e innovazione. «Nel ringraziare la Filt CGIL per il confronto e la disponibilità a trovare la corretta mediazione, rispettosa delle parti, dell’attuale contesto e congiuntura - ha dichiarato Erika Bertinazzi, direttore delle relazioni sindacali di Aspiag Service - esprimiamo massima preoccupazione per i comportamenti e le azioni messe in atto dalla sigla Adl Cobas, alla quale è stato proposto lo stesso accordo, che però è stato rigettato». Per quanto attiene la trattativa, Adl Cobas ha a sua volta inviato una proposta di accordo, che tra i vari punti prevede una richiesta di indennizzo per chi rifiuta il trasferimento, il cui valore supera i 50mila euro a persona: si tratta di proposte non ricevibili da Aspiag, che sta invece promuovendo l’occupazione nel rispetto delle norme e del contratto, in un momento di emergenza economica e sanitaria in cui l’occupazione assume un valore ancora più rilevante. Aspiag Service ha quindi inviato ai rappresentanti dei Cobas una diffida volta a far interrompere la ingiustificata proclamazione di agitazione e sciopero, priva di preavviso e delle misure di contenimento dei danni causati. La stessa nota è stata inviata alle prefetture e questure di Padova e Venezia, richiedendo un intervento sulla base delle norme vigenti. I Cobas hanno altresì richiesto la cancellazione di ogni riferimento ai servizi essenziali in materia di regolamentazione dello sciopero, una posizione inaccettabile e illegittima. Secondo la legge, è necessario un preavviso di almeno 15 giorni per indire lo sciopero, un livello di prestazioni “indispensabili” da effettuare durante le agitazioni, e un intervallo tra un’azione e un’altra, questo prima di tutto per evitare lo spreco di tanta merce deperibile e garantire i livelli essenziali di approvvigionamento. Nessuna di queste misure è stata rispettata dai Cobas, che non hanno nemmeno tenuto in considerazione la collettività: nello stato di emergenza sanitaria, gli scioperi indetti senza il corretto preavviso hanno messo in difficoltà le persone che vivono in zone isolate, dove vi sono solo punti vendita Aspiag, risultati sguarniti di intere categorie di prodotti di prima necessità. La diffida inviata da Aspiag Service ai Cobas richiede l’immediata cessazione delle sciopero e il rispetto della normativa, sottolineando anche il grande spreco alimentare causato dalle azioni dei Cobas, che non hanno messo Aspiag in condizione di proteggere merci altamente deperibili. Aspiag ha quindi richiesto l’intervento delle autorità al fine di inibire e sanzionare la condotta dei Cobas in spregio alla normativa vigente».

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