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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Aperture selvagge durante le festività, sindacati:"Vergogna a chi insiste ad aprire"

L'appello delle sigle sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs del Veneto affinchè tutti i lavoratori che non hanno sottoscritto l'obbligo nelle giornate domenicali e festive si astengano dal lavoro, senza incorrere in nessuna sanzione

Le sigle sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs del Veneto invitano i lavoratori del commercio e gli addetti di tutte le attività svolte nei centri commerciali ad astenersi dal lavoro nelle festività di Pasqua, Pasquetta, 25 aprile, primo maggio e due giugno.

NON LAVORO. I sindacati ribadiscono il valore del non lavoro nelle domeniche e nelle festività e confermano la netta contrarietà alle aperture festive nel settore commercio. "Ribadiamo che con le aperture selvagge la nostra società deperisce e smarrisce i valori più pregnanti dell'Uomo in nome del profitto - spiegano - dentro questa deriva il consumo diviene l'unica dimensione in cui vivere e tutti gli altri valori che definiscono la nostra esistenza di uomini e di donne vengono cancellati".

NO IMPOSIZIONI. "Le aperture dei negozi nelle giornate festive segnano un profondo stravolgimento delle radici culturali, religiose e civili non solo italiane ma dell'intero Occidente - sottolineano - la disponibilità al lavoro festivo è una scelta libera e autonoma di lavoratrici e lavoratori. Recenti sentenze confermano la nostra posizione, che il datore di lavoro non può imporre al dipendente di lavorare in una giornata festiva e definisce illegittima l’eventuale sanzione disciplinare a punizione del rifiuto al lavoro festivo, se non vi è stato preventivamente un assenso di quest’ultimo".

"SALVA ITALIA". "Come noto la liberalizzazione degli orari introdotta nel 2011 con il Decreto “Salva Italia” ha eliminato, ogni vincolo e regola in materia di orari commerciali, nel totale disinteresse degli effetti negativi prodotti su milioni di persone, in prevalenza donne, e sulle loro famiglie - esplicitano - le nuove regole, ancora ferme in Parlamento, se da una parte potranno permettere agli enti locali e alle parti sociali di ridiscutere di orari di apertura degli esercizi commerciali nei territori, dall'altra, non ponendo vincoli, se non la chiusura in solo 6 festività, sostanzialmente non risolveranno il problema".

ASTENSIONE. "Anche le lavoratrici e i lavoratori del commercio, vogliono che il lavoro sia più dignitoso e sviluppi nel suo insieme una società dove prevalga consapevolezza, cultura e responsabilità - rimarcano - Per queste ragioni, le segreterie regionali del Veneto sollecitano l'astensione dal lavoro festivo per tutto il turno di lavoro nelle festività delle lavoratrici/ori del commercio e degli addetti di tutte le attività svolte all'interno dei centri commerciali. Invitiamo tutti i lavoratori che non hanno sottoscritto l'obbligo nelle giornate domenicali e festive di astenersi dal lavoro, senza incorrere in nessuna sanzione", concludono.

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