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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Bertin, Ascom Padova: «Ci attendavamo qualcosa di più sui rinvii e le scadenze fiscali»

«Siamo in una situazione di provvisorietà che non consente di formulare giudizi netti - continua - però va senz'altro detto che ci attendevamo qualcosa di più sui rinvii delle scadenze fiscali che avremmo preferito con un respiro più largo»

«Lo stesso Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lo ha chiamato decreto "marzo", evidentemente in attesa di quello che si renderà necessario poi ad aprile: ci sono delle cose che ci attendevamo, altre speriamo intervengano successivamente». E' un giudizio sospeso quello formulato dal presidente di Confcommercio Veneto e presidente di Ascom Padova, Patrizio Bertin, sul decreto "Cura Italia" varato questo pomeriggio dal governo.

Qualcosa in più

«Siamo in una situazione di provvisorietà che non consente di formulare giudizi netti - continua - però va senz'altro detto che ci attendevamo qualcosa di più sui rinvii delle scadenze fiscali che avremmo preferito con un respiro più largo. Il decreto è vero che offre delle risposte significative per diversi comparti anche se ci saremmo aspettati qualcosa di più specifico sia per le attività commerciali che per il turismo, oltre che per pubblici esercizi e commercio ambulante. Interessante l'impegno su credito e lavoro anche se, voglio ricordarlo, la situazione nella quale versano le nostre imprese è talmente critica che non di 25 miliardi avremo bisogno bensì di quel "qualunque cosa serva che Mario Draghi ebbe il coraggio di pronunciare per salvare l'euro e che ora è necessario per salvare un Paese e, forse, un intero continente. In questo senso - conclude Bertin - voglio sperare che l'Unione Europea, per una volta, decida di giocare la partita e non solo di fare da semplice spettatrice».

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