Manovra Monti, Lega: “+492 euro per i negozianti padovani”
Questi gli aumenti Ici secondo i vertici veneti del Carroccio alla luce delle rivalutazioni catastali al 60% promosse dalla riforma del neo presidente del consiglio
Ai negozianti padovani, il “salasso” costerà, in media, un aumento sull'Ici di 492 euro l'anno. Tanto inciderebbe, secondo i calcoli dei vertici veneti del Carroccio, la rivalutazione del 60% delle rendite catastali sulle abitazioni e sugli immobili promossa dalla riforma del presidente del consiglio Mario Monti.
“È peggiore della peggiore delle nostre ipotesi di aumento - commentano Il capogruppo e il vicecapogruppo leghista Federico Caner e Paolo Tosato - e non risparmia né le aziende né i negozi. Quella di Monti a tutti gli effetti è una patrimoniale per i poveri, e solo per loro". Novità in vista anche per le imprese, che già pagavano l'imposta ma che con i nuovi estimi avranno aggravi anche di oltre 3 mila euro (a Venezia), e per le seconde case (da 180 a 362 euro, in base al capoluogo di provincia).
"Gli aumenti non risparmiano nessuno – continuano gli esponenti leghisti - verrà reintrodotta l'Ici sulle prime case, con un'aliquota base dello 0,4% alla quale si aggiungerà una detrazione di 200 euro. L'entità dell'impatto fiscale varierà a seconda del valore della rendita, oscillando da 28 a 249 euro. Anche le rendite catastali delle seconde case, dei negozi e dei capannoni verranno rivalutate e si applicherà un'aliquota dello 0,76%".
