Saldo positivo per le imprese padovane: sono aumentate di 734 unità nel 2022
Commenta Patrizio Bertin, presidente di Ascom Padova: «La conferma che c’è ancora voglia di impresa e che c’è una nuova leva imprenditoriale pronta a sfidare le difficoltà testimonia di un tessuto economico sano che si aspetta ora scelte conseguenti da parte del governo in materia di riforme urgenti e necessarie per consolidare la ripresa»
Anche a Padova, così come nel Veneto e in Italia, sembra archiviato a distanza di due anni lo shock impresso dalla pandemia sulla natalità e mortalità delle imprese.
Aumento
Lo testimoniano i dati sull’andamento della demografia delle imprese diffuso da Movimprese, elaborati da Unioncamere e InfoCamere sulla base del Registro delle imprese delle Camere di commercio e che confermano un saldo positivo sia a livello nazionale (312.564 le iscrizioni a fronte di 264.546 cessazioni, dunque con un saldo attivo di 43.018 unità che significano un tasso di crescita pari allo 0,79%), sia a livello regionale (24.269 iscrizioni e 22.200 cessazioni con un saldo di 2.069 unità ed un tasso di crescita dello 0,43%), sia, infine, anche a livello provinciale dove il 2022 è stato caratterizzato da 4.932 nuove iscrizioni contro le 4.198 cessazioni. Il che significa che, nel corso dell’anno appena trascorso, Padova e provincia hanno incrementato il numero di imprese di 734 unità con un tasso di crescita dello 0,76% ed uno stock complessivo che fa salire il numero delle imprese attive sul territorio a 85.415.
Ascom Padova
«Il dato nazionale - commenta il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin - indica nei settori delle costruzioni, delle attività professionali scientifiche e tecniche e dei servizi alle imprese ma soprattutto nel comparto turistico quelli che hanno registrato le maggiori performance con commercio, agricoltura e attività manifatturiere invece in regresso. Un fenomeno riscontrabile anche a livello locale dove il 2022 ha segnato il definitivo cambio di passo. La conferma che c’è ancora voglia di impresa e che c’è una nuova leva imprenditoriale pronta a sfidare le difficoltà (inflazione, bollette ancora elevate, conseguenze della guerra in Ucraina) testimonia di un tessuto economico sano che si aspetta ora scelte conseguenti da parte del governo in materia di riforme urgenti e necessarie per consolidare la ripresa».