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Economia

Tre aziende padovane vincono il bando per l'innovazione di Smact Competence Center

Sono Carel, Malvestio e Tfm e fanno parte della rosa dei 13 vincitori che vedranno i loro progetti finanziati da Smact. In tutto sono stati presentati 50 progetti da 8 regioni diverse, più della metà ideati da micro e piccole imprese

Tra i 13 progetti finanziati dal secondo bando Innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale di Smact Competence Center ci sono anche tre aziende padovane. L’annuncio dei vincitori è stato fatto durante l’inaugurazione della nuova sede di Smact nell’area del campus economico di San Giobbe a Venezia. «I tredici progetti aggiudicatari del nostro co-finanziamento sono lo specchio di un ecosistema che innova e guarda al futuro, e che cerca la collaborazione tra impresa e ricerca per moltiplicare le possibilità di crescita – dice Matteo Faggin, direttore generale del Competence Center – In queste settimane abbiamo raccolto sui progetti presentati dalle imprese l’interesse a partecipare di oltre 50 gruppi di ricerca delle università e centri ricerca del Triveneto, confermando che la cooperazione non è solo un desiderio delle imprese ma anche una volontà dei ricercatori».

Il bando

Il bando Iriss si era chiuso il 30 novembre 2020 con 50 progetti presentati da aziende provenienti da 8 regioni, più della metà delle quali micro e piccole imprese. Si tratta del secondo bando pubblicato dal Competence Center, che ha messo a disposizione delle aziende 900mila euro di fondi del Ministero per lo Sviluppo Economico per progetti di innovazione molto vicini al mercato nel campo delle tecnologie 4.0: Mobile, Social, Cloud, Internet of Things, Analytics e Big Data, gli ambiti in cui opera il centro di competenza. Le aziende si sono presentate sia individualmente che attraverso la partecipazione in cordate. Ogni impresa poteva candidare fino a due proposte progettuali innovative che, facendo leva su una o più tecnologie ambito di Smact, puntassero all’ottimizzazione dei processi produttivi, al miglioramento e innovazione di prodotto, all’innovazione dei modelli di business e organizzativi a favore della competitività aziendale a livello globale. Particolare rilievo è stato assegnato a progetti che hanno saputo esprimere gli use-case previsti nelle Live Demo del Centro di Competenza. «Abbiamo voluto lanciare due segnali di ottimismo in vista della ripresa post-Covid – dichiara il presidente di Smact Fabrizio Dughiero – Non solo perché SMACT mette a sistema risorse economiche e della ricerca pubblica a sostegno dell’innovazione delle tante imprese che hanno partecipato al bando, interpretando il ruolo di facilitatore che ha assunto sin dalla sua fondazione. Ma anche perché l’apertura della nuova sede fa segnare un ritorno alle attività in presenza, e rende ancor più intenso il rapporto con Ca’ Foscari sui temi legati ad Industria 4.0».

I vincitori padovani

Ha vinto Carel, con sede a Brugine, che svilupperà un umidificatore ultrasuoni ad alta efficienza, impiegabile in contesti produttivi dove il controllo della qualità dell’aria è fondamentale (cartiere, serre, aziende vinicole etc.), e in contesti residenziali altamente popolati (uffici, sale riunioni, mense etc.). L’utilizzo di tecnologie di Advanced analytics and big data, Internet of things, Cloud computing permette di elaborare i dati raccolti da sensori posizionati negli ambienti da trattare, con l’obiettivo di efficientare le unità di umidificazione e prevenire le attività di manutenzione necessarie. Anche la padovana Malvestio ha conquistato il finanziamento: nata come fabbrica di profilati in acciaio, ha progressivamente spostato la sua attenzione verso l’ambito medicale infermieristico diventando leader internazionale nel mercato dei letti ospedalieri. Il progetto è volto allo sviluppo del IOBED, un letto ospedaliero Smart e sensorizzato che fornisca assistenza agli operatori e al paziente, raccogliendo dati non attualmente reperibili, utilizzabili come indici dello stato di salute del paziente, e strumenti real time di monitoraggio della degenza. Infine, c’è Tfm, con sede a Lissaro di Mestrino, il cui progetto di ricerca industriale mira all’ottimizzazione del processo produttivo di componenti meccanici attraverso il monitoraggio da remoto e in real time degli impianti produttivi e lo sviluppo di innovativi sistemi di data analytics e modelli che permettono il calcolo dell’efficienza indicando anche la necessità di effettuare manutenzioni attraverso lo sviluppo di algoritmi predittivi. L’obiettivo finale del progetto è quello di realizzare un impianto pilota, costituito da 5 macchine di produzione opportunamente modificate e interconnesse, in grado di monitorare le performance del processo e di predire un possibile blocco di produzione o guasto.

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