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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Monselice

Bassa Padovana, la Cia richiama la politica sull'articolo 32 della Costituzione

Le richieste avanzate da Anp Cia Padova: «Dopo le tante criticità sofferte durante la pandemia, le Istituzioni, sanitarie e non, promuovano delle specifiche azioni finalizzate al rilancio del territorio»

«Il territorio della Bassa Padovana ha sofferto, più di tutti, la pandemia. Nel periodo di maggiore criticità, il presidio di Schiavonia è stato trasformato in covid hospital. Al che i cittadini hanno dovuto sobbarcarsi fino a 180 km, fra andata e ritorno, per una visita specialistica all’ospedale di Camposampiero, dall’altra parte della provincia. Non deve più accadere». È l’appello lanciato da Dino Milanello, vicepresidente Anp (Associazione nazionale pensionati) Cia Padova – zona Este e Montagnana, all’assemblea che si è tenuta nei giorni scorsi nella sala consigliare del Municipio di Ospedaletto Euganeo.

Emergenza sanitaria

«Negli ultimi dieci anni sono stati chiuse le strutture di Montagnana, Este, Conselve e Monselice – ha sottolineato lo stesso Milanello – Gli ospedali riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta dovevano essere un punto di riferimento per l’intero comprensorio. Nei due anni di emergenza sanitaria, però, non è andata affatto così». Insieme alle Istituzioni e alle associazioni del territorio continueremo a portare avanti una battaglia, «per addivenire ad una reale sanità pubblica, non vogliamo essere considerati dei cittadini di serie B. E questo vale anche per altre tematiche quali la viabilità, del tutto insufficiente, e la mancanza di un adeguato sistema di trasporto pubblico». Tra le altre problematiche, ha aggiunto, «qui deteniamo anche il primato di discariche e di inquinamenti derivanti da PFAS. Gli enti competenti sono chiamati a dare delle risposte efficienti ed efficaci nel breve periodo». Fra le proposte che verranno sottoposte da Anp nelle sedi opportune, «la riconversione degli ospedali dismessi, il potenziamento dei servizi poliambulatoriali e multifunzionali e uno sviluppo dell’assistenza domiciliare». Serve poi implementare il personale degli infermieri di comunità, la diffusione delle farmacie rurali e la telemedicina.

Articolo 32

«In ultima istanza bisogna accrescere il potenziale dei servizi territoriali, in particolare di carattere sociale, facendo leva sulle associazioni di volontariato sulla base di rapporti convenzionali, con funzioni integrative e non sostitutive del sistema pubblico». L’obiettivo principale, ha concluso il presidente di Anp Cia Padova, Carlo Miatello, «è l’attuazione di quanto sancito dall’articolo 32 della Costituzione, ovvero una sanità che sia davvero per tutti». Questo il nuovo direttivo di Anp Cia Este-Montagnana: Sante Albertin (presidente), Dino Milanello (vicepresidente), Adriano Buratto, Fabrizio Tognin, Alessandro Castellin e Stelio Boniolo.

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