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Economia

Black Friday: un successo da ripetere

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Era dalla notte bianca del 2005, fortemente voluta dalla Confesercenti, che il centro storico di Padova non ripeteva una invasione di giovani, meno giovani, famiglie con bambini e coppie. Oltre 80.000 presenze, dalle 20.30 alle 23.30 un vero fiume di persone tra via San Fermo e via Roma, con qualche deviazione in via Santa Lucia, via Altinate, piazza delle Erbe e della Frutta.

Il percorso commerciale tradizionale di Padova, quelle vie commerciali che negli ultimi 10 anni (via Roma è stata pedonalizzata definitivamente nel 2003) hanno visto la sostituzione dei negozi a gestione imprenditoriale prettamente locale con grandi firme, catene internazionali e franchising. Molte le persone con le classiche borsette dei negozi, in maggioranza delle catene di abbigliamento, moltissimi i curiosi alla ricerca di conoscere il risultato della trasposizione padovana di un fenomeno mondiale in Inghilterra ed a New York.

La grande differenza tra Black Friday e gli altri eventi che riempiono la città sta nella proposta. Black Friday è una proposta commerciale, non si vedono concerti, spettacoli, o altro per le strade ma solo ed esclusivamente negozi aperti con la loro proposta commerciale. Le strade non si riempiono di persone alla ricerca di questa o di quella manifestazione ma perché attratti per la proposta commerciale, per lo stesso motivo quindi per cui frequentano gli outlet anche percorrendo centinaia di chilometri Questa la vera questione: Black Friday non è un evento per chiamare persone nel centro della città ma solo una proposta commerciale che vede quali unici protagonisti i negozi del centro storico, che aprono in orari inconsueti, che illuminano le vetrine e ne fanno esplodere le proposte di vendita  che invogliano i consumatori con offerte sui prezzi, ma non solo.

Si tratta dello stesso concetto che abbiamo avviato, anche se con minor successo, con i festival shopping che tanto successo hanno avuto nei centri storici della provincia o la stessa notte dei saldi. Questo è quello che oggi ci chiedono i consumatori. Sono i consumatori , sono i nostri clienti a dettare le regole del commercio ed è a loro che i commercianti devono dare risposte. Oggi la serietà di un negozio la si misura sulla sua capacità di offrire qualità, servizio, novità, di dare servizi ai consumatori ma anche di dare qualità e prezzo. Rifiutare questa sfida, illudersi che queste non siano le vere nuove regole del mercato significa arrendersi e non rispondere ai nostri clienti.

Da anni Confesercenti sta portando avanti iniziative per il rilancio del ruolo delle città, con particolare riferimento al ruolo economico che le città possono svolgere. Quella che chiamiamo rigenerazione delle aree urbane altro non è che uno sviluppo delle attività economiche che operano nei centri storici. Sono queste le attività economiche che possono garantire il futuro alle nostre città. Non è organizzando qualche evento che si garantirà la vivibilità dei nostri centri urbani ma solo ridando competitività al sistema città. Non vogliamo riempire le città nel tempo libero dei consumatori ma vogliamo anche renderle competitive per chi vi lavora per chi vi opera. Per questo iniziative come Black Friday devono essere ripetute, sicuramente vanno migliorate ma è anche necessario che le imprese che operano nelle città sappiano effettivamente ed efficacemente lavorare insieme, fare rete nella promozione e nella organizzazione, fare effettivamente impresa ed essere competitivi non con i concerti ma con le altre città, con i centri commerciali con gli outlet.

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