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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Buoni pasto: baristi esasperati "Cari clienti, tassiamo il servizio"

Costi di gestione insostenibili. Gli esercenti in zona Scrovegni-Fiera a Padova appendono cartelli provocatori e annunciano commissioni del 10%. Appe: "Sosteniamo la battaglia, ora continuiamo"

Si è diffusa a livello nazionale la notizia della protesta in zona “Scrovegni-Fiera” a Padova, dove diversi baristi (una quindicina, sui venti presenti) hanno appeso un cartello che preannuncia, con decorrenza dal prossimo 1° settembre, l’applicazione di una commissione del 10% a carico dei clienti che pagano le consumazioni con il buono pasto.

APPE. "La protesta - dichiara Filippo Segato, segretario dell’Associazione provinciale pubblici esercizi (Appe) - ci trova ovviamente d’accordo. Anzi, faremo di tutto per supportare e tutelare gli esercenti e saremo pronti ad aiutarli nel diffondere al massimo l’iniziativa. Se un gran numero di bar, infatti, sia a livello di comune di Padova, che di provincia, aderiranno, esponendo il cartello, finalmente si potrà ottenere la tanto cercata attenzione di tutti gli 'attori' della filiera dei buoni pasto: ditte emettitrici, ma anche datori di lavoro e lavoratori".

I MOTIVI DELLA PROTESTA. "Il meccanismo del buono pasto è presto spiegato – puntualizza Segato – il datore di lavoro, che vuole svolgere un servizio sostitutivo di mensa, acquista i ticket dalle ditte emettitrici con un forte sconto sul prezzo “nominale” del buono. Ad esempio, un buono da 5 euro, viene acquistato dal gruppo bancario, o dall’ente pubblico, a 4 euro o poco più. A questo punto, le ditte emettitrici riversano questo sconto direttamente sull’esercente, pretendendo delle commissioni anche fino al 12%, divenute ormai insostenibili".

COSA CHIEDE L'APPE. "Il buono pasto deve tornare a svolgere il servizio per cui era stato pensato - conclude Segato -  e per il quale, è giusto ricordarlo, gode di agevolazioni fiscali. Vale a dire che il buono pasto deve tornare a essere un 'servizio sostitutivo di mensa'". Una soluzione potrebbero essere i ticket magnetici, che monitorerebbero il corretto utilizzo del buono.

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