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Economia

Camera di commercio di Padova, un'eccellenza italiana riconosciuta nel mondo

Dopo essere stata invitata dall'Asean, l'organizzazione internazionale per la cooperazione tra 10 Stati del Sud-Est Asiatico, a tenere una conferenza sulla strategie per lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese, è stata protagonista nei giorni scorsi a Vilnius, in Lituania, dell'European Commerce Registers' Forum

E' un'eccellenza italiana che sa ben rappresentare il Paese nel mondo. Italiana e con un valore aggiunto visto che che non si è sviluppata nel creativo settore privato, ma in quello pubblico, non sempre (anzi, quasi mai) citato per le sue performance ma (molto spesso) per le sue mancanze.

CAMERA DI COMMERCIO PADOVA. L'eccellenza in questione è la Camera di Commercio di Padova che dopo essere stata invitata, nello scorso novembre, dall’ASEAN, l'organizzazione internazionale per la cooperazione tra 10 Stati del Sud-Est Asiatico, a tenere una conferenza sulla strategie per lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese, è stata protagonista nei giorni scorsi a Vilnius, in Lituania, per l'European Commerce Registers' Forum. A Bandar Seri Begawan, capitale del Brunei, il segretario generale Maurizio Pirazzini ed il responsabile del Servizio Progetti Speciali e Comunitari, Andrea Galeota, hanno portato l'esperienza della Camera padovana che era stata invitata in quella sede dall'OCSE, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, per un focus sul tema della condivisione delle informazioni economiche e la pubblicità dei dati.

L'ESPERIENZA. "Pirazzini e Galeota - ricorda il presidente della Cciaa padovana, Fernando Zilio - hanno presentato l’esperienza del Registro delle imprese telematico italiano, nato negli anni ‘70 da una felice intuizione dell’allora presidente Mario Volpato, mettendo in risalto come il registro telematico del sistema delle Camere di commercio italiane sia stato preso come esempio per creare l’EBR, il progetto di Registro delle Imprese Europeo, nato nel 1998 a seguito di un progetto finanziato dall’Unione Europea e guidato dal sistema camerale italiano, e i successivi sviluppi che porteranno alla nascita del sistema BRIS, l’interoperabilità tra tutti i Registri delle imprese dei Paesi dell’Unione Europea". "Buone pratiche", quelle della Camera padovana, che non sono sfuggite agli organizzatori del Forum di Vilnius, dove il segretario generale Pirazzini è intervenuto sul tema della pubblicità del registro imprese e sul "diritto ad essere dimenticato".

LIVELLO INTERNAZIONALE. Due esempi, fra i tanti, di quanto la Camera di Commercio di Padova, per la sua storia ma soprattutto per il suo presente, sia considerata a livello internazionale. "Direi che i fatti dimostrano che godiamo di una grande considerazione sia a livello nazionale che all'estero - analizza Zilio - che, per certi versi, cozza con talune valutazioni che siamo costretti a rintuzzare, nostro malgrado, sul piano locale. Vero che "nemo propheta in patria", ma qualche volta sarebbe opportuno che un legittimo orgoglio padovano prendesse il sopravvento sulle piccole cose che infarciscono negativamente la vita cittadina". 
"Fastidiose punture d'insetto", verrebbe da dire, che non inficiano il percorso della Cciaa, ormai in fase di chiusura della raccolta dei suggerimenti per "Padova 4.0", il grande progetto per la città e la provincia che si fonda su un unico obiettivo: ragionare sul futuro.
"Quel futuro - chiosa Zilio - che Volpato non ebbe paura di guardare in faccia, di cui le tante odierne professionalità camerali hanno fatto tesoro e che se ora vengono prese a modello non solo in Italia, non solo in Europa, ma nel mondo, dovrebbero convincere stakeholder, imprenditori e cittadini a guardare alla "propria" Camera come ad un valore aggiunto di cui andare orgogliosi".

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