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Economia

Centro congressi, porte aperte "in esclusiva" ad Ascom: «Già 34 eventi in programma»

«Quest’opera renderà Padova ancora più attrattiva, creando nuove opportunità economiche non solo per gli albergatori della città e dell’area termale ma per tutto il comparto turistico e commerciale»

Agognato è dir poco. D’altra parte, sono anni che a Padova si parla del centro congressi: per questo motivo la visita “in esclusiva” che nella mattinata di martedì 29 marzo i rappresentanti degli albergatori dell’Ascom Confcommercio di Padova (Padova Hotels Federalberghi e Federalberghi Abano Montegrotto) e del settore turismo hanno fatto all’ormai praticamente ultimato cantiere della struttura realizzata su disegno dell’archistar giapponese Kengo Kuma, ha rappresentato un po’ quello che per Alice era entrare nel Paese delle Meraviglie.

"Padova Congress"

Guidati da Stefania De Toni, responsabile congressi ed eventi di quello che si chiamerà “Padova Congress” e da ieri membro di Federcongressi nazionale, gli albergatori hanno potuto ammirare, nella sua completezza, i 12mila metri quadrati di superficie di un centro congressi che vanta una capienza complessiva di 3.154 posti e che verrà inaugurato, ufficialmente, il prossimo 7 aprile. «Oggi siamo qui - ha detto Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom Confcommercio in un breve intervento introduttivo svolto sulla scalinata che conduce al portale dello scultore Luigi Strazzabosco - per verificare sul campo un’opera che renderà Padova ancora più attrattiva e che significherà nuove opportunità economiche non solo per gli albergatori della città e dell’area termale, ma per tutto il comparto turistico e commerciale». E che le attese siano molto forti, lo hanno confermato, mentre visitavano le grandi sale Giotto e Mantegna con i megaschermi decisamente futuribili, sia la presidente di Padova Hotels Federalberghi, Monica Soranzo, che quello di Federalberghi Abano Montegrotto, Emanuele Boaretto. «L’importante - ha commentato Franco Pasqualetti, vicepresidente oltre che dell’Ascom anche della Camera di Commercio e che, in qualità di vicepresidente dell’Unione Interporti Riuniti, sarà il primo ad utilizzare la struttura col convegno in programma per l’8 aprile - è che tutti si lavori in sinergia in modo da offrire a congressisti e accompagnatori attraverso una “carta d’accoglienza” proposta dall’ODG, una città ed un territorio in grado di sfruttare al meglio un’opportunità unica».

Ascom

Presenti alla visita anche il vicepresidente dell’Ascom Confcommercio, Ilario Sattin ed il direttore generale, Otello Vendramin, l’ora e mezza di sopralluogo nei tre piani che compongono l’edificio ha decisamente rappresentato un’iniezione di fiducia per gli operatori del settore che guardano ad un’opera, come ha sottolineato la stessa De Toni, «che ha già 34 eventi in programma». E che sia venuto il tempo di “pedalare, visto che adesso abbiamo la bicicletta”, è stata un’osservazione che più di qualcuno ha voluto richiamare sottolineando come l’avvento del modernissimo centro congressi (effetto novità che sembra depositare a favore di Padova nelle scelte di chi organizza congressi) imponga anche agli operatori un salto di qualità. Dunque, dopo anni di attesa, si va verso l'”ora zero”. Ed in tal senso, non è sembrato casuale che tutti gli orologi distribuiti nei piani del Padova Congress, siano fissati proprio all’ora zero. Ancora qualche giorno e le lancette cominceranno a girare. E con le lancette, ha osservato Bertin, «anche l’economia di Padova e del suo territorio avranno una robusta chance in più».

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