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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Centro Le Centurie, Ascom sicuro: "L'opinione pubblica vuole salvaguardare il territorio"

“La presa di posizione del “Gruppo Giovane Partecipazione e Solidarietà” – aggiunge Bertin – si muove esattamente sulla falsariga della nostra posizione: non serve nuovo cemento, siamo contrari alla desertificazione dei centri storici, vogliamo tutelare i piccoli esercizi che stanno vivendo momenti di difficoltà"

“Con grandissima soddisfazione diciamo che ci sembra di leggere un nostro comunicato”.

LE NOVITA'. Il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin, è soddisfatto della piega che sta prendendo la questione dell’ampliamento del centro commerciale “Le Centurie” di San Giorgio delle Pertiche. “La presa di posizione del “Gruppo Giovane Partecipazione e Solidarietà” – aggiunge Bertin – si muove esattamente sulla falsariga della nostra posizione: non serve nuovo cemento, siamo contrari alla desertificazione dei centri storici, vogliamo tutelare i piccoli esercizi che stanno vivendo momenti di difficoltà, sappiamo che per un posto di lavoro creato nella grande distribuzione si finisce per perderne quattro (tra titolari e dipendenti) nei negozi di vicinato”.

OPINIONE PUBBLICA. Bertin non entra nelle questioni squisitamente politiche, ma non può fare a meno di riscontrare come l’azione dell’Ascom stia raccogliendo attorno all’idea dello “stop al consumo del suolo” vaste categorie dell’opinione pubblica. “La presa di responsabilità – puntualizza il presidente dell’Ascom – da parte della politica è fondamentale. Troppo spesso, in questi anni, abbiamo assistito a candidati sindaci fortemente contrari a nuovi insediamenti che, una volta diventati sindaci, cambiavano opinione, magari convinti da campetto di calcio, una palestrina, una pista ciclabile. A San Giorgio delle Pertiche nemmeno questo perché a fronte dell’ampliamento, al Comune arriverebbero 880 mila euro che si ridurrebbero a 120 perché gli altri 760 servirebbero ai costruttori per farsi una passerella ad uso e consumo del centro commerciale. L’ho detto e lo ripeto: qui ci si vende per un piatto di lenticchie!”

FUTURO. Per cui all’Ascom guardano con speranza all’evolversi della situazione. “Una cosa però è chiara – conclude il presidente dell’Ascom – mentre fino a qualche tempo fa l’opinione pubblica sembrava più propensa a giustificare la grande distribuzione e la conseguente speculazione immobiliare, oggi sente di doversi schierare a favore di un territorio che non ce la fa più a sostenere nuove colate di cemento e rischia di diventare nemico delle popolazioni al primo acquazzone di una certa intensità”.

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