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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Selvazzano Dentro

Cibo sintetico, Coldiretti non molla e rilancia gli orti privati nella giornata mondiale della Terra

Sabato 22 aprile al mercato agricolo di Tencarola di Selvazzano e al Mercato Coperto di Campagna Amica Padova i consigli per come realizzare l’orto in casa e la sottoscrizione contro il cibo in provetta

Coldiretti Padova ha presentato le iniziative per il prossimo fine settimana, nello storico mercato di Tencarola di Selvazzano e al Mercato Coperto di Campagna Amica Padova in via Vicenza 23.  «I nostri agricoltori sono in prima linea per portare sulle tavole dei padovani i migliori prodotti freschi e di stagione, altro che cibo sintetico o altre invenzioni da laboratorio. Non solo, i tutor Coldiretti  sabato 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, saranno presenti ai mercati di Campagna Amica a Tencarola di Selvazzano e a Padova per dare consigli su come creare un orto in casa, anche su un balcone, e come prendersene cura. Per iniziare regaleranno ai cittadini una piantina da orto offerta dai nostri agricoltori». Al mercato di Campagna Amica di Tencarola il floricoltore Faustino Saccuman sarà a disposizione per fornire informazioni e consigli utili su come creare e prendersi cura di un piccolo orto domestico.

Giornata della Terra

La Giornata della Terra, nel pieno della primavera, è l’occasione per sensibilizzare i cittadini sulla sostenibilità dell’agricoltura e sui prodotti di stagione e di qualità del territorio padovano. Insieme alle piantine da orto gli agricoltori daranno utili consigli per come creare un piccolo orto domestico e coltivare così alcune verdure direttamente in casa. Con l’occasione prosegue la raccolta firme promossa da Coldiretti contro il cibo sintetico. Dopo le migliaia di firme già raccolte i mesi scorsi e gli ordini del giorno approvati da un terzo dei Comuni padovani, Coldiretti rilancia la sottoscrizione per ribadire il proprio no agli alimenti creati artificialmente e difendere l’autentico cibo naturale e il patrimonio della nostra agricoltura e del nostro made in Italy. 

Cibo artificiale

«I cittadini sono dalla nostra parte -ricorda Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova - e si sono già espressi nettamente contro l’avanzata del cibo artificiale: da un recente sondaggio del Censis l’84% degli italiani dice no alla carne in provetta e agli altri alimenti creati in laboratorio.  Inoltre proprio Coldiretti in queste settimane ha raccolto in tutta Italia ben 500 mila firme e l’adesione delle istituzioni attraverso delibere e ordini del giorno. Anche nella nostra provincia prosegue la sottoscrizione del documento di sostegno alla nostra iniziativa da parte di giunte e consigli comunali. Il disegno di legge che vieta la produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale in Italia non ferma la ricerca in questo campo ma applica il principio di massima precauzione per la salute dei cittadini». Coldiretti ha le idee chiare sul tema, rispetto al quale si sta molto spendendo: «Chiediamo che si studino gli effetti sulla salute pubblica prima di mettere in commercio alimenti artificiali, come avviene per i farmaci. Proprio in questi giorni, invece, la multinazionale Facebook ha censurato la nostra campagna per la raccolta di firme a sostegno della conversione del disegno di legge per fermare i cibi sintetici in assenza di adeguate garanzie dal punto di vista della sicurezza alimentare ed ambientale. Ma questo certamente non ci ferma e la nostra risposta la diamo accanto ai cittadini che sostengono la nostra iniziativa a favore del cibo naturale. Ricordiamo che il rapporto appena pubblicato dalla Fao e dall’Organizzazione Mondiale evidenzia che il termine “cibi sintetici” è utilizzato in ambito accademico oltre che dai media anche se la definizione considerata più chiara dalle due autorità mondiali è quella di “cibo a base cellulare”, preferibile rispetto al termine “coltivato” utilizzato invece dalle industrie produttrici ma ritenuto fuorviante. Peraltro nel Rapporto pubblicato si ritiene anche discutibile usare per questi prodotti i termini carne, pollo o pesce. La nostra mobilitazione ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo e fino ad ora tenuto nascosto ma che può cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda, con la positiva apertura di una discussione nel Paese e in Parlamento, che rappresenta la casa della democrazia».

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