Cinghiali, agricoltori Coldiretti in protesta "occupano" il Parco Colli
Esasperati dai danni provocati dagli ungulati, si sono presentati a Este per denunciare l'immobilismo delle istituzioni colpevoli di non risolvere il problema alla fonte e di risarcimenti esigui a fronte di ingenti perdite
"Se non riuscite a risolvere il problema, dimettetevi”. Il problema sono i cinghiali, i destinatari del messaggio l'ente Parco Colli e la Regione e chi parla sono un centinaio di agricoltori imbufaliti, anzi "incinghialiti", di Coldiretti che, esasperati dai danni degli ungulati in tutta l’area collinare e nella pianura circostante, si sono presentati a sorpresa di fronte ai cancelli della sede del Parco a Este chiedendo di incontrare il presidente Gianni Biasetto.
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LA RICHIESTA: ABBATTIMENTI E RISARCIMENTI. “La nostra pazienza è finita - hanno puntato i piedi gli imprenditori agricoli - la prossima volta che ci vedrete in questa sala non ce ne andremo se l’emergenza cinghiali non verrà affrontata seriamente. Non siamo disposti a tollerare ulteriori tentennamenti: il problema va risolto alla radice, basta con le chiacchiere”. "La nostra richiesta è ben precisa - ha puntualizzato il presidente di Coldiretti Padova Marco Calaon - dare immediato avvio ad un radicale piano di abbattimento. Noi fra un mese saremo di nuovo qui e occuperemo la sede del Parco”. Altro nocciolo della questione sono le perdite che finora sono rimaste per la stragrande maggioranza a totale carico delle imprese agricole vista l’esiguità dei risarcimenti. A detta del direttore di Coldiretti Padova Walter Luchetta "solo nel 2012 contiamo a causa dei cinghiali danni alle aziende agricole per 235 mila euro, senza considerare tutte le spese per rimettere in sesto recinzioni, le risorse per scacciare questi animali, gli incidenti, le semine ricomprate più volte".
