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Economia

Imprenditori che pensano al futuro: nasce il Club degli investitori di Confapi Padova

Il primo incontro ha consentito di riflettere di strategie e visioni prospettiche per la propria attività d’impresa e d’investimento tra colleghi, istituzioni ed esperti. A partire da un interrogativo non banale, proposto ai presenti: «Voi comprereste un’azienda come la vostra?».

Nasce l’esclusivo Club degli Investitori di Confapi Padova, nuovo gruppo che si rivolge agli imprenditori associati, nella comune veste di azionisti e investitori. L’iniziativa inaugurale si è tenuta mercoledì 31 maggio nella splendida cornice della terrazza panoramica di Banca Sella in Prato della Valle e, come ha ricordato il Direttore dell’Associazione Davide D’Onofrio aprendo i lavori assieme al Presidente Carlo Valerio, «è nato come un’occasione di incontro e di confronto per approfondire le tematiche legate al mercato dei capitali per la PMI, la corporate governance e le strategie di crescita, i processi di fusione e acquisizione, la continuità generazionale e la gestione del patrimonio di famiglia».

Club degli Investitori

Il Club degli Investitori è gestito da Marco Trevisan, titolare delle aziende associate Trevisan srl e Rettifica Nord srl, che ha raccontato la sua felice esperienza personale, di manager di aziende di rilievo (tra cui Porsche Italia) che poi ha deciso di affrontare la grande sfida: mettersi in proprio come imprenditore.  «E proprio la mia esperienza personale mi dice che nel campo di quella che in gergo tecnico si chiama M&A, ovvero la Merger and Acquisition, la possibilità di ricorrere a professionisti qualificati si può rivelare molto utile per gli imprenditori. L’argomento è molto attuale, perché prima o dopo a quasi tutte le aziende può accadere di arrivarci. Ma il punto è che molto raramente si giunge preparati a operazioni come queste». Equity, corporate governance e growth strategy. Il primo incontro ha consentito di riflettere di strategie e visioni prospettiche per la propria attività d’impresa e d’investimento tra colleghi, istituzioni ed esperti. A partire da un interrogativo non banale, proposto ai presenti: «Voi comprereste un’azienda come la vostra?».

Gianni Nardelotto

Sul palco figure di primo piano come Gianni Nardelotto, Direttore Generale di VeNetWork SpA, realtà che riunisce 70 imprenditori veneti che complessivamente gestiscono circa 200 aziende, dando occupazione a 4 mila dipendenti: «Oggi VeNetWork riunisce 73 imprenditori animati dalla volontà di fare di più per il proprio territorio, sostenendo e sviluppando progetti frutto di una visione imprenditoriale innovativa e sistemica», ha ricordato Nardelotto. «La nostra missione è quella di selezionare e valorizzare le iniziative imprenditoriali del Triveneto ad alto potenziale di crescita internazionale, supportandole da un punto di vista imprenditoriale, finanziario e gestionale. Come lo facciamo? Attraverso lo scouting d’impresa, il supporto strategico e finanziario per una crescita sostenibile, l’affiancamento nella riorganizzazione degli assetti aziendali e infine il coordinamento fra tutte le imprese che hanno scelto di prendere parte al nostro network».

Carlo Bortolozzo

È poi toccato a Carlo Bortolozzo, Founding Partner di Gradiente Sgr SpA, presentare la società di gestione del risparmio che gestisce il fondo Gradiente I, «nato allo scopo di investire capitale per la crescita in piccole e medie imprese italiane. Il fondo investe prevalentemente, ma non esclusivamente, in development capital. vuole aiutare imprenditori e manager a massimizzare il valore della propria azienda, sostenendola per il tempo necessario a raggiungere gli obiettivi del piano industriale condiviso al momento dell’ingresso del Fondo. La tipologia di intervento preferenziale è l’aumento di capitale in minoranza, al fine di dotare l’azienda della spinta propulsiva per un percorso di crescita condiviso. Ma sono considerate anche le maggioranze e gli interventi in replacement capital, laddove esistano le condizioni per dare continuità industriale e imprenditoriale».

Renato Crestani

A Renato Crestani - Area Manager Veneto e Friuli - e Antonio Faedda - Associate Director - il compito di presentare le opportunità proposte da Banca Sella SpA, istituto di istituto di credito privato italiano fondato nel 1886: «Il 90% dei nostri clienti gestisce imprese familiari e proprio la lunga esperienza nel settore ci rende un riferimento a 360 gradi. Assistiamo costantemente società che hanno la necessità di affrontare operazioni straordinarie, come quelle del passaggio generazionale: le statistiche dicono che il 60% degli imprenditori italiani ha più di sessant’anni, ecco perché occorre chiedersi cosa si vuole fare e pensare al futuro».

Antonio Bressa

L’incontro ha visto il saluto introduttivo di Antonio Bressa, Assessore Attività Produttive del Comune di Padova: «Facciamo la nostra parte per rendere Padova un luogo attrattivo per gli investimenti: avrete letto che la nostra è fra le province che hanno ricevuto più risorse dal PNRR, ben 457 milioni di euro: una parte consistente è destinata ai lavori per le due linee di tram e la rigenerazione urbana, ma è la misura di quanto stiamo facendo per il territorio. Risorse che sono uno stimolo per tutto il mondo imprenditoriale privato».

Luciano Sandonà

Significativo quanto annunciato da Luciano Sandonà, Consigliere regionale e Presidente della Prima Commissione della Regione Veneto, riguardo al riordino di Veneto Sviluppo e di Veneto Innovazione: «La Regione intende mettere mano all’assetto delle società regionali che forniscono finanziamenti alle aziende: in sintesi, Veneto Sviluppo diventerà una holding rispettosa della disciplina nazionale e comunitaria in materia di concorrenza e controllerà Veneto Innovazione - destinata a gestire strumenti finanziari agevolativi già esistenti, progetti di innovazione e altri interventi regionali (FVS SGR). L’obiettivo, a regime della razionalizzazione del sistema delle partecipate, è quello di dotare la Regione del Veneto di uno strumento operativo nuovo, al passo con i tempi, rispettoso del quadro normativo vigente, ma soprattutto capace di iniettare circa 600 milioni di euro, tra risorse regionali e comunitarie, nel tessuto imprenditoriale veneto che potrà così continuare a essere competitivo, supportato da un’amministrazione solida, efficiente e con i conti in ordine».

Carlo Valerio

A tirare le fila dell’incontro Carlo Valerio, Presidente di Confapi Padova: «La piccola e media industria del territorio è la locomotiva dello sviluppo nazionale. Ma parliamo spesso di aziende nate negli anni ’60, ’70 e ’80, e chi le ha gestite in genere ha pensato soprattutto a lavorare ma senza avere la consapevolezza di quello che accadrà "dopo". Ebbene, oggi non si può più mantenere la stessa logica, e non è possibile che se manca l’imprenditore l’azienda non riesca più ad andare avanti. Rendere le aziende indipendenti, dando loro una struttura manageriale e organizzativa, è fondamentale. E proprio questa è la strada che vogliamo aiutarvi a seguire».

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