“Più progetti e meno slogan”: la linea di Confartigianato Padova dopo il cambio alla Camera di Commercio
‘Lettera aperta’ del presidente Roberto Boschetto: “Priorità di investimenti su Centro Congressi, Casa della Musica e Fiera”
“Noi ci siamo”. Si conclude con questa promessa la ‘lettera aperta’ del presidente di Confartigianato Padova, Roberto Boschetto, il quale parte dall’elezione del nuovo presidente della Camera di Commercio per poi snocciolare i temi principali da trattare con urgenza.
“Mettiamo al centro il valore”
Inizia così l’intervento di Boschetto: “Padova ha da poco insediato il nuovo Consiglio Camerale, che vuole tornare ad essere la voce delle imprese, di tutte le imprese, assieme alle Associazioni, che possono finalmente collaborare per governare efficacemente il nostro Sistema. Da dove bisogna partire per immaginare un nuovo futuro? Se vogliamo ricostruire un rapporto di fiducia con le imprese, dobbiamo abbandonare l’idea di Camera come luogo di mediazioni, per costruire una vera ‘casa delle imprese’, cioè un ente delle imprese, per le imprese, che parli il linguaggio delle imprese. Mettiamo al centro il valore, questo deve essere l’obiettivo strategico. La Camera di Commercio dovrebbe essere l’ente capace di misurare il valore offerto da questo territorio alle imprese che qui vogliono lavorare e di costruire percorsi capaci di incrementarlo. È un’idea radicalmente diversa del lavoro da fare, ma la nuova Camera ha le competenze per farlo, quelle del fare impresa”.
“Abbiamo confuso il ‘futuro’ col ‘racconto del futuro’”
Prosegue, quindi, il presidente di Confartigianato Padova: “Negli ultimi anni abbiamo infatti confuso il ‘futuro’ con il ‘racconto del futuro’. Dobbiamo invertire radicalmente questa strada e passare dai convegni e gli slogan ai numeri e ai progetti. La Camera dovrebbe innanzitutto partire da un’analisi profonda di cosa sarà la Padova del futuro, con proiezioni numeriche e fattuali sull’economia, su come cambia il tessuto manifatturiero, sulle sfide sociali, sugli investimenti che si stanno facendo, sui risultati che si stanno producendo. Con questa analisi avremo le basi per le sfide future: come generare il cambiamento? Come incidere nei processi economici reali? Come costruire un modello che garantisca un futuro migliore? Solo così potremo davvero aprire cantieri di progettazione, nelle linee che sono per noi fondamentali: la crescita del valore dell’intero territorio e non solo della città; la possibilità di rinnovare il tessuto imprenditoriale e di stimolare investimenti e nuove imprese; la capacità di immaginare soluzioni a favore delle imprese che devono operare in un mercato sempre più precario e volubile.
“Priorità a Centro Congressi, Casa della Musica e Fiera”
Conclude Boschetto: “Questa modalità ci porterà a considerare diversamente anche le priorità di investimenti. Il tema del Centro Congressi, cui è fondamentale dare un contenuto di business, integrato con un progetto territoriale che prevede l’Auditorium come Casa della Musica. La Fiera, che deve passare da un ragionamento puramente immobiliare, ad un piano industriale solido e con progetti capaci di mettere in moto il valore produttivo del territorio. È necessario, poi, immaginare un sistema di servizi evoluto, che parli il linguaggio delle imprese di oggi: digitalizzazione, rapporti e progetti sul piano europeo, relazioni economiche internazionali. Fino al tema della rigenerazione urbana, che sarà un punto centrale del nostro futuro economico e su cui il Sistema Padova dovrà investire, a partire dal grande cantiere delle aree industriali padovane, per farle diventare moderne, efficienti, servite, esteticamente gradevoli: non più luoghi anonimi del fare impresa, ma piattaforme capaci di incrementare l’attrattività delle aziende e dei loro processi. Su questa base e con questo metodo, siamo pronti a confrontarci con le tutte Istituzioni su obiettivi comuni. Noi ci siamo”.