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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Assindustria Venetocentro, si rafforza la squadra nel consiglio generale di Federmeccanica

Nuovi ingressi per Federico Decio (ZF Padova, Selvazzano Dentro) e Andrea Guderzo (Gasparini Industries, Istrana). Conferme per Filippo Pancolini (CIB Unigas, Campodarsego), Francesco Blasi (Komatsu Italia Manufacturing, Este), Maurizio Granzotto (Granzotto, Susegana), Domenico Vettorello (Vettorello, Casale sul Sile)

È il comparto di punta dell’industria italiana, rappresentato dal 1971 da Federmeccanica, che vale l’8% del Pil nazionale, il 50% delle esportazioni, più del 40% del valore aggiunto manifatturiero (120 miliardi di euro), circa 1,6 milioni di addetti. Un settore nel quale l’industria meccanica e meccatronica di Padova e Treviso che rappresenta il 41,5% del comparto in Veneto, rafforza sempre più la rappresentanza a livello nazionale.

Federmeccanica

Chiamata ad eleggere il Consiglio Generale per il biennio 2022-2024, l’assemblea dei soci di Federmeccanica ha eletto nei giorni scorsi Federico Decio e Andrea Guderzo che fanno il loro ingresso nel Consiglio e confermato Filippo Pancolini, Francesco Blasi, Massimo Granzotto e Domenico Vettorello, portando così a sei i Rappresentanti espressi da Assindustria Venetocentro nel Consiglio Generale della Federazione sindacale dell’industria metalmeccanica italiana. «È il frutto di un grande lavoro di squadra e il riconoscimento della forte e radicata tradizione di Padova e Treviso nella produzione metalmeccanica - dichiara Filippo Pancolini, Presidente del Gruppo Metalmeccanico e Vicepresidente di Assindustria Venetocentro - espressione della conoscenza e del saper fare. Mi piace ricordare che, nel nostro territorio, si concentra oltre il 40% delle unità locali e degli addetti del settore in Veneto. Un sistema che genera ben il 40,3% in termini di export del comparto a livello regionale. La forza della rappresentanza è cruciale in un momento delicato come questo, in bilico tra una tensione potenzialmente positiva nei mercati e problemi reali, dai costi dell’energia alla scarsità di materie prime e componenti, che mettono a rischio il futuro di molte imprese. Per questo riteniamo fondamentali tutti gli interventi volti, da un lato, a trovare nuove fonti di approvvigionamento energetico e, dall’altro, a limitare la crescita spropositata dei prezzi, così da scongiurare il blocco dell’attività manifatturiera nel prossimo autunno. Fino alle politiche industriali sulla transizione tecnologica ed ecologica, a partire dall’auto. In questa direzione, daremo voce e forza alla metalmeccanica del nostro territorio».

Consiglieri

Filippo Pancolini è Presidente e Amministratore Delegato di CIB Unigas SpA (Campodarsego, PD) e dal 2020 è Presidente del Gruppo Metalmeccanico di Assindustria Venetocentro (AVC); Federico Decio è Amministratore Delegato di ZF Padova Srl (Selvazzano Dentro, PD) e dal 2020 è Vicepresidente del Gruppo Metalmeccanico di AVC; Francesco Blasi è Senior Manager di Komatsu Italia Manufacturing SpA (Este, PD) e componente il Comitato del Gruppo Metalmeccanico di AVC; Massimo Granzotto è Amministratore di Granzotto Srl (Susegana, TV) e componente il Comitato del Gruppo Metalmeccanico di AVC; Andrea Guderzo è CEO di Gasparini Industries Srl (Istrana, TV) e componente il Comitato del Gruppo Metalmeccanico di AVC; Domenico Vettorello è CEO di Vettorello Srl (Casale sul Sile, TV), componente il Comitato del Gruppo Metalmeccanico di AVC.

Metalmeccanica

L’industria metalmeccanica, con oltre 100.000 imprese, è il più importante settore produttivo in Italia e il secondo in Europa dopo la Germania, rappresenta l’8% del Pil nazionale, il 50% delle esportazioni e oltre 1,6 milioni di addetti. Con circa 120 miliardi di euro contribuisce per più del 40% al valore aggiunto manifatturiero. Tra Treviso e Padova opera un distretto metalmeccanico e meccatronico aggregato con 9.886 imprese (41,5% del comparto in Veneto) e 101.668 addetti (40,4% del totale). Si tratta di un sistema che genera un volume di esportazioni di oltre 12,3 miliardi nel 2021 (+15,7% rispetto al 2020, +5,5 sul 2019), pari al 40,3% dell’export metalmeccanico a livello regionale, con un incremento del 86% dal 2009 al 2021. Una delle piattaforme produttive leader in Italia, cuore del nuovo Triangolo industriale, impegnata nella transizione digitale e 4.0.

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