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Coronavirus e agricoltura, Pan: «Servono misure forti per salvare il "made in Italy"»

«La tenuta delle filiere del "made in Italy" e della qualità dei prodotti a denominazione nonché delle attività di allevamento e di presidio del territorio sono la pre-condizione per evitare il tracollo dell’economia e del sistema sociale»

«Dobbiamo salvare i comparti dell’agricoltura ad ogni costo. La tenuta delle filiere del "made in Italy" e della qualità dei prodotti a denominazione nonché delle attività di allevamento e di presidio del territorio sono la pre-condizione per evitare il tracollo dell’economia e del sistema sociale a causa delle conseguenze della pandemia di Covid-19. Ringrazio il ministro delle politiche agricole Teresa Bellanova per aver condiviso buona parte delle proposte avanzate dalle Regioni, e in particolare dal Veneto, e per aver dato ampia disponibilità a mettere in campo tutte le risorse possibili per non arrestare l’attività delle aziende del primario». L'assessore veneto all’agricoltura, Giuseppe Pan, si dichiara fiducioso al termine dell’incontro in videoconferenza tra gli assessori regionali all’Agricoltura delle Regioni e Province autonome d’Italia e il ministro delle politiche agricole.

L'incontro

Un incontro moderato per buona parte del tempo dallo stesso Pan, in sostituzione del collega governatore Michele Emiliano, impegnato su altri fronti istituzionali. Afferma Pan: «Servono misure forti. L’idea centrale emersa è quella di lavorare, d’intesa con Bruxelles, ad un nuovo regime di aiuti, espressamente dedicati agli indennizzi per i danni conseguenti all’emergenza creata dal Coronavirus. Se la Ue ci concederà la deroga agli aiuti di Stato, le Regioni insieme al Governo potranno approntare appositi bandi, che potremmo denominare "aiuti Covid-19", per indennizzare fino a 100mila euro gli imprenditori agricoli e fino a 800mila euro le imprese di trasformazione e di commercializzazione. Si tratterebbe di una misura aggiuntiva ai bandi del Programma di sviluppo rurale, parallela e ben più consistente rispetto al regime di aiuti "de minimis", in grado di assicurare una vera boccata di ossigeno alle nostre filiere. La Regione Veneto, per parte propria, sta già verificando la sostenibilità economica di un tale impegno. Inoltre il Veneto ha sollecitato il Ministero ad intensificare i controlli degli Ispettorati qualità (Icqrf) su latterie e caseifici perchè rispettino prezzi e norme contrattuali negli acquisti di latte crudo ed evitino pratiche di concorrenza sleale, abbassando il prezzo stabilito contrattualmente a seguito di importazioni di latte dall’estero. In questo momento di grande difficoltà per tutto il settore lattiero-caseario il rispetto delle regole di conferimento e l’applicazione rigorosa delle relative sanzioni sono la prima misura anti-crisi».

Apprezzamento

Pan esprime «apprezzamento» e «piena condivisione» per la decisione del ministero di attivare celermente acquisti per 70 milioni di euro per il "fondo indigenti", in modo da garantire l’acquisto e la distribuzione ai più poveri e agli enti caritativi dei surplus produttivi di latte, formaggi, ortofrutta che il fermo di queste settimane sta generando. Aggiunge l'assessore regionale: «Bene anche l’attivazione del fondo nazionale da 150 milioni per consentire al sistema bancario di rinviare scadenze di mutui e prestiti. Nel confronto con il Governo - prosegue Pan, che era affiancato dal direttore della Direzione Agroambiente della Regione, Gianluca Fregolent, e dall’Autorità di gestione del Psr, Franco Contarin - è stata richiesta particolare attenzione alle sorti dei settori ortofrutticolo, florovivaismo e lattiero-caseario. Nello specifico abbiamo chiesto, trovando sponda immediata nel ministro, la proroga dei bandi relativi ai fondi europei e degli adempimenti e dei controlli Ocm, l'aumento delle percentuali degli anticipi per le domande a superficie e strutturali, procedure snelle di accesso al credito agevolato e ad altri strumenti finanziari, e semplificazioni su Durc e Antimafia. Quanto alle specifiche proposte avanzate dal Veneto, in particolare sulla reintroduzione dei voucher semplificati per la manodopera stagionale, la proroga dei patentini per i fitofarmaci e la richiesta di agevolazioni o di un vincolo di approvvigionamento preferenziale sui prodotti del "Made in Italy" per la grande distribuzione organizzata, ho riscontrato grande attenzione da parte del ministro e apprezzo l’impegno assunto di valutarne l’applicabilità insieme agli altri dicasteri coinvolti».

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