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Economia

«Prezzi alle stelle per cibo e bevande, in corso gravi speculazioni»: la denuncia di Coldiretti Veneto

«In questo periodo di emergenza gli agricoltori hanno subito tagli draconiani, eppure il carrello della spesa registra aumenti rilevanti per molti prodotti alimentari»

Prezzi al dettaglio alle stelle, dalla verdura (+ 5%) alla frutta (+8,4%) passando per salumi (+3,4%) e latte (+4,1%): i dati Istat relativi ad aprile elaborati da Coldiretti dimostrano che le speculazioni in atto fanno male. E a farne le spese sono consumatori e agricoltori.

Prezzi su

Denuncia Coldiretti Veneto: «In questo periodo di emergenza gli agricoltori hanno subito tagli draconiani sui prezzi fino a -15% per il latte alla stalla, -25% per i suini destinati alla produzione di prosciutto crudo, -33% sulla carne di coniglio, -50% per il radicchio di Chioggia e -30% sugli asparagi entrambi prodotti stagionali e simbolo della regione. A tutto ciò si aggiunge il comportamento di chi preferisce mettere sugli scaffali di vendita verdura o latte di importazione, proprio nel periodo in cui ci sarebbe necessità di sostenere il consumo dei prodotti italiani. Il Covid-19 ha sconvolto i consumi dei veneti in quarantena, spingendoli alla corsa agli acquisti per lo sconvolgimento in atto sul mercato per le limitazioni  imposte alla ristorazione dall’emergenza Coronavirus. In contrasto con l’andamento dell’inflazione, che ad aprile su base tendenziale si è azzerata, il carrello della spesa registra aumenti rilevanti per molti prodotti alimentari la cui domanda è stata fortemente influenzata dal lungo periodo di emergenza sanitaria.  A spingere in alto la spesa è stata anche la paura di rimanere senza scorte con la dispensa vuota che ha favorito l’acquisto di prodotti a lunga conservazione. Infatti ad aumentare è anche il prezzo della pasta (+3,7%), dei piatti pronti (+2,5%), del burro (+2,5%), dei formaggi (+2,4%), dello zucchero (+2,4%), degli alcolici (+2,1%) delle carni (+2%), del pesce surgelato (+4,2%) e dell’acqua (+2,6%). La caccia alle vitamine per aiutare a rafforzare il sistema immunitario contro il virus ha incrementato la voglia di comprare riserve di vitamine consigliata anche dall’Iss che sul sito, nei consigli sull’alimentazione durante l’emergenza Covid-19, invita proprio ad “aumentare la quota di alimenti vegetali nella nostra dieta” con “più frutta e verdura e più legumi in ogni pasto della giornata».

Made in Italy

Conclude Coldiretti Veneto sull'argomento: «A pesare è il persistere della chiusura di ristoranti, bar, agriturismi e, in molte regioni, anche dei mercati rionali e degli agricoltori che moltiplicando le offerte ampliano la concorrenza aumentando le possibilità di scelta dei consumatori. Una situazione aggravata dai problemi nei trasporti per le difficoltà dei camion a viaggiare a pieno carico sia all’andata che al ritorno in conseguenza del blocco di molte attività produttive, con la conseguenza che quasi sei aziende ortofrutticole su dieci (57%) sono in difficoltà secondo l’analisi Coldiretti/Ixè che evidenzia anche la frenata nelle esportazioni Made in Italy. La chiusura forzata del canale della ristorazione ha infatti provocato un effetto a valanga sulla filiera regionale dell’agroalimentare che dai campi agli scaffali fino al ristorante vale 44 miliardi di euro. Il lungo periodo di chiusura sta pesando su molte imprese dell’agroalimentare Made in Italy, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco e sui quali gravano anche le difficoltà all’esportazione con molti Paesi stranieri che hanno adottato le stesse misure di blocco alla ristorazione».

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