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Economia

30 milioni per la concessione di finanziamenti agevolati alle imprese venete: la delibera

La Giunta regionale ha approvato la delibera - proposta dall'assessore Marcato - che stabilisce un intervento straordinario per la concessione di finanziamenti agevolati alle imprese venete colpite dalle conseguenze del Covid-19 pari a 30 milioni di euro

La Giunta regionale ha approvato martedì 5 maggio la delibera che stabilisce un intervento straordinario per la concessione di finanziamenti agevolati alle imprese venete colpite dalle conseguenze del Covid-19 pari a 30 milioni di euro.

30 milioni

Spiega l’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, che ha proposto la delibera: «Abbiamo deciso di intervenire in maniera significativa perché le imprese ci stanno chiedendo aiuti concreti ed anche perché il provvedimento dei 25.000 euro messo in campo dal Governo non sta funzionando come ci saremmo aspettati. I primi dati forniti dalla Cgia di Mestre dicono che al 30 aprile 2020 risultano infatti pervenute al Fondo centrale di garanzia per le Pmi un numero di domande che corrisponde ad una percentuale dello 0,9% dei potenziali beneficiari della misura. La situazione migliora se si considerano le richieste pervenute agli istituti di credito e in fase di istruttoria, ma la percentuale resta ancora molto bassa: 5,6%. Sono numeri che si commentano da soli. Alle nostre imprese serve liquidità e la Regione sta facendo di tutto per trovare strumenti adatti a sostenerle». Aggiunge Marcato: «I punti forti del provvedimento sono numerosi: prima di tutto i prestiti potranno essere effettuati a tasso zero e a costo zero per le imprese, dato che la Regione si prende carico di coprire le spese istruttorie fino a 2.000 euro. Poi l’importo massimo del finanziamento è raddoppiato: va da un minimo di euro 5.000 ad un massimo di euro 50.000, con una durata minima del finanziamento di 12 mesi e massima di 72 mesi. Infine va sottolineato che la misura è destinata, in particolare, a chi ricorre a banche di credito cooperativo e Confidi, istituti di credito che non hanno accesso ai fondi della Bce, ma che in Veneto interessano molto perché sono più vicine alle nostre micro e piccole imprese, tessuto portante dell’economia regionale che ora più che mai è in sofferenza». La delibera passerà ora al vaglio della competente commissione consiliare che, una volta fornito il parere, permetterà di dare il via all’effettività del provvedimento.

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