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Coronavirus, Pan: «Liquidità per le imprese del primario, la Regione allarga le garanzie bancarie»

L’intervento regionale per il parere di competenza, modifica le modalità di utilizzo del fondo regionale di garanzia, istituito presso la finanziaria regionale Veneto Sviluppo Spa

La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan, rafforza l’ombrello delle garanzie pubbliche alle imprese del settore primario per facilitare l’accesso al credito. L’intervento, già condiviso con i componenti del Tavolo verde regionale e ora all’esame del Consiglio regionale per il parere di competenza, modifica le modalità di utilizzo del fondo regionale di garanzia, istituito presso la finanziaria regionale Veneto Sviluppo Spa.

Fondo regionale

«In questa fase di emergenza e di crisi di liquidità – spiega Pan – anche la Regione deve fare la propria parte, in modo complementare alle misure statali. La Giunta, dopo aver concesso una moratoria per i finanziamenti erogati e le garanzie concesse da Veneto Sviluppo S.p.A. al fine di far fronte alle temporanee carenze di liquidità delle imprese, ora interviene sul fondo regionale di riassicurazione, istituito presso Veneto Sviluppo, con l'obiettivo di facilitare l'accesso al credito da parte delle imprese agricole venete rafforzando il ruolo dei confidi nell’azione di affiancamento delle piccole e medie imprese (PMI) nel dialogo con il sistema bancario». Tecnicamente, il nuovo provvedimento adottato dalla Giunta propone di elevare per le operazioni di riassicurazione, a valere sul Fondo regionale di Garanzia Sezione speciale per il Settore primario e a partire dal 17 marzo 2020, la percentuale di copertura del fondo al 90 per cento dell’importo garantito dal Confidi e di raddoppiare il cap di rischio, (ossia quanto materialmente accantonato in termini di cassa per supportare le garanzie emesse), portandolo al 12 per cento per tutte le linee di intervento previste per le PMI agricole: sostegno a breve termine; sostegno ad operazioni di finanziamento e di rifinanziamento; sostegno al credito ipotecario. Il fondo di riassicurazione regionale per il Confidi per gli interventi rivolti al settore primario attualmente ha una disponibilità finanziaria di 2 milioni di euro.

Potenziare e semplificare

Inoltre, si prevede di abolire il contributo mutualistico a carico dei Confidi e di applicare nella gestione dell'intervento regionale di riassicurazione i requisiti di ammissibilità e le procedure di attivazione, escussione e recupero, nonché le fattispecie di decadenza e inefficacia della riassicurazione e di revoca dell'agevolazione all’impresa adottate dal Fondo centrale di garanzia per le PMI. «Potenziare e semplificare l’accesso alle garanzie, modificando la percentuale di condivisione del rischio,  significa facilitare la concessione immediata di crediti alle imprese da parte degli istituti bancari – commenta Pan – L’intervento regionale di ‘ingegneria finanziaria’ è un’azione sinergica tra istituzioni pubbliche e mondo bancario: se noi allarghiamo l’ombrello delle garanzie e delle controgaranzie pubbliche, il sistema Confidi-banche è nelle condizioni di mettere in moto da subito la leva dei prestiti bancari a condizioni di assoluto favore, con risultati da 1 a 8 rispetto alle risorse pubbliche impegnate. In questo momento le imprese del mondo agricolo, dell’agroalimentare devono garantire la filiera delle attività essenziali e hanno bisogno di sostegno finanziario immediato per non chiudere i battenti e riuscire a conservare le proprie posizioni nel mercato commerciale e nell’export».

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