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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Internet per far conoscere il made in Italy: il progetto arriva a Padova

Alberto Borzì e Francesco Zitelli sono i due padovani selezionati per l'iniziativa, promossa da Google in collaborazione con Unioncamere. Lo scopo è di far conoscere le aziende locali tramite la digitalizzazione

Alberto Borzì, padovano di 25 anni, laureando in Organizzazione e marketing per la comunicazione d’Impresa all’università la Sapienza di Roma, e Francesco Zitelli, 25enne di Padova, laureato in Economics and management all’università Ca’ Foscari di Venezia, sono i due giovani scelti per favorire la digitalizzazione delle imprese dei settori agroalimentare, mobile della pianura veneta, ceramiche d’Este, calzaturiero della Riviera del Brenta e biomedicale, all’interno del territorio della provincia di Padova. Il progetto si inserisce all'interno dell'iniziativa “Made in Italy: eccellenze in digitale”, promossa da Google in collaborazione con Unioncamere.

IL PROGETTO. Diffondere la cultura dell’innovazione digitale e accrescere la consapevolezza dei vantaggi derivanti da un utilizzo più avanzato del web per il made in Italy. Valorizzare lo scambio di competenze tra le piccole imprese e i giovani nella transizione al digitale per valorizzare anche all’estero le eccellenze produttive italiane a partire dall’agroalimentare e dall’artigianato. Questi gli obiettivi del progetto. Il compito di supportare, senza costi, le imprese nel percorso di digitalizzazione è stato affidato a 107 giovani, formati da Google e Unioncamere, che per 6 mesi saranno ospitati in 52 Camere di Commercio in tutta Italia, fra cui anche quella di Padova.

INTERNET PER IL "MADE IN ITALY". Affiancati da un tutor dedicato all’interno della Camera di Commercio, i giovani digitalizzatori svolgeranno attività di sensibilizzazione e supporto alle imprese del territorio per aiutarle a creare o sviluppare la propria presenza online, sfruttando così le opportunità offerte da Internet per far conoscere in tutto il mondo le eccellenze del made in Italy. L’iniziativa si inserisce all’interno della campagna “e-Skills for jobs” della Commissione Europea e ha il patrocinio del ministero dello Sviluppo Economico.

"COMPETITIVITÀ". “Per la Camera di Padova la crescita della cultura digitale nelle Pmi è considerata una delle attività prioritarie - commenta il presidente della Camera di Commercio di Padova Fernando Zilio - l’impegno sulla digitalizzazione delle aziende più piccole è per il nostro ente un investimento sul quale insistere perché è la leva strategica per la competitività anche in vista di Expo 2015. Perciò questo progetto, che ha preso il via in questi giorni grazie a questi due giovani borsisti attivi presso la nostra Camera di Commercio, viene considerato un’occasione importante per favorire e potenziare la promozione di alcuni prodotti d’eccellenza della nostra provincia, sia in ambito nazionale, sia a livello globale”.

DIGITALIZZAZIONE. Alberto Borzì e Francesco Zitelli fin da ora si occuperanno di analizzare il livello di digitalizzazione delle imprese dei settori di riferimento residenti nel territorio di Padova, promuovendo le opportunità offerte alle imprese. Una volta raccolte le manifestazioni di interesse, passeranno poi a individuare e selezionare le imprese beneficiarie del progetto, implementando e condividendo con esse un programma di lavoro per la loro digitalizzazione.

NUOVI MERCATI. Grazie ad internet, infatti, aziende di ogni settore e dimensione possono far conoscere i propri prodotti, anche di nicchia, oltre i confini nazionali raggiungendo nuovi mercati e nuovi clienti in tutto il mondo. Recenti studi dimostrano che, al crescere del livello di maturità digitale, aumenta la percentuale di imprese che fanno export. Maturità digitale ed export hanno un impatto diretto sul fatturato delle imprese: fino al 39% del fatturato da export delle imprese di medie dimensioni che sono attive online è realizzato grazie a Internet. Sebbene tra il 2012 e il 2013 le ricerche globali su Google legate al made in Italy siano aumentate del 12%, esiste ancora un forte gap tra le nostre produzioni di qualità e loro presenza online. Anche perché solo una quota minima delle nostre imprese sfrutta tutte le potenzialità di Internet per accrescere il proprio fatturato. Tra le Pmi manifatturiere, la stragrande maggioranza delle quali ha un proprio sito web ma solo il 16% fa attività di e-commerce. È dunque evidente quali siano le opportunità che si aprono per le eccellenze italiane.

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