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Economia

Traguardo storico per Confartigianato: il Mibact pubblica l’elenco unico dei restauratori di beni culturali

Si realizza così il pieno riconoscimento di questa professione della cultura, in Italia ed in Europa: sono 136 in provincia di Padova le aziende del settore restauro, che occupano 234 addetti

Traguardo storico per i restauratori di Confartigianato: il Ministero dei Beni Culturali ha infatti pubblicato l’elenco unico dei restauratori di beni culturali. Si realizza così il pieno riconoscimento di questa professione della cultura, in Italia ed in Europa.

Restauratori

La Presidente Provinciale e Regionale dei restauratori di Confartigianato Imprese Padova, Maristella Volpin, esprime piena soddisfazione e sottolinea l’importanza della rapida iniziativa del Ministero che va a maggiore tutela del patrimonio culturale italiano, nel rispetto dell’articolo 9 della nostra Costituzione: «Con questo elenco viene innanzitutto riconosciuta una battaglia pluridecennale condotta da Confartigianato Restauro sull’unicità del titolo, sancita sin dalla conclusione dell’esito del bando nazionale di qualifica, giunto alla approvazione dell’elenco non integrato dei restauratori ex Art. 182 ed elenco Art. 29 a dicembre 2018, minata da una recente proposta di Legge prontamente respinta oltre ogni ragionevole dubbio nella pronuncia del TAR del Lazio di metà gennaio. Ne deriva poi una serie di questioni giuridicamente rilevanti e che ricadono sulle procedure di affidamento di tutti quegli aspetti che riguardano la tutela e la salvaguardia dei beni culturali, rispettando e validando il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio D.L. n. 42 del 22/01/2004 – Art. 182. partendo dalla fase progettuale sino al collaudo dell’intervento ‘a regola d’arte’ come va definita la conclusione dei lavori di manutenzione e restauro. Da oggi, quindi, tutte le amministrazioni pubbliche a differente livello e le committenze private, titolari di beni culturali tutelati, così come espresso nella nuova accezione della Convenzione di Faro, dovranno fare riferimento a questo nuovo strumento democraticamente creato e che offre a tutti un’opportunità di scelta per competenza settoriale riconosciuta. Uno strumento che toglie alibi a coloro che nel settore operano o vorrebbero operare secondo regole di mercato che non riconoscono la piena titolarità di una professione acquisita per meriti teorici e pratici, che sono un unicum a livello globale perché così sancito fin dalla Dichiarazione di Bologna».

Dati

Sono 136 in provincia di Padova le aziende del settore restauro, che occupano 234 addetti. «In questo momento così importante - conclude Volpin - rivolgo un pensiero a tutte le colleghe restauratrici, sia imprenditrici che collaboratrici, perché questa attività è in buona parte una professione femminile. In questi mesi di lockdown abbiamo sofferto lo svuotamento turistico delle nostre città, la chiusura dei musei, il blocco di mostre ed eventi culturali, i rallentamenti burocratici ed amministrativi con gravi conseguenze economiche, ma dimostriamo doti di resilienza eccezionali».

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