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Economia San Carlo / Via Ansuino da Forlì

Enaip, da tre mesi senza stipendio Minaccia blocco attività didattiche

Dipendenti e sindacati hanno organizzato per giovedì 15 gennaio un'assemblea generale nella sede regionale di Padova, con presidio esterno. In assenza di risposte, l'intenzione è si sospendere le lezioni

Non ricevono lo stipendio da tre mesi, i 330 dipendenti di Enaip Veneto. Una situazione che ha indotto lavoratori e sindacati ad adottare il pugno di ferro, arrivando a minacciare il blocco di tutte le attività didattiche a partire dal 19 gennaio.

STATO DI AGITAZIONE PERMANENTE. L'ente di formazione professionale è attivo in 20 sedi distribuite sull'intero territorio regionale. "I ritardi con cui la regione Veneto procede nella erogazione dei finanziamenti agli enti di formazione, sommati alle inefficaci scelte gestionali dell’ente, hanno fatto sì che i crediti dei dipendenti siano arrivati ad accumulare tre mesi di mancato stipendio e la tredicesima dello scorso anno non pagata", si legge nel comunicato che proclama lo "stato di agitazione permanente", seguìto alla riunione generale delle Rsu Enaip Flc Cgil - Cisl Scuola- Uil Scuola e Snals, che si è svolta a Padova l'8 gennaio.

PRESIDIO A PADOVA. Quattro le iniziative approvate: il blocco degli straordinari di tutte le attività extra orario di lavoro; il presidio esterno all'Enaip regionale, giovedì 15 gennaio, in via Ansuino da Forlì a Padova; l'assemblea di tutto il personale Enaip veneto nel cortile interno dell'Enaip padovano, e il blocco delle lezioni dal 19 gennaio, in caso di mancata risposta da parte degli enti competenti.

BLOCCO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE. “Abbiamo organizzato, per giovedì 15 gennaio, - spiega Paolo Nalesso di Cisl Scuola - un'assemblea generale di tutti i lavoratori alla sede regionale di Padova che sarà anche presidiata per tutto il giorno. In assenza di risposte concrete poi, da lunedì 19 gennaio si passerà al blocco di tutte le attività didattiche. Sia ben chiaro che questa non è una opzione che facciamo a cuor leggero e lo dimostra il fatto che qui si lavora da tre mesi senza percepire lo stipendio e nemmeno i rimborsi delle spese comunque dovuti. Ma è ancora più difficile andare avanti con le tasche vuote”.

UN TAVOLO DI CONFRONTO. Per tentare di sbloccare la situazione i sindacati hanno chiesto all’assessore regionale alla Formazione, Elena Donazzan, di aprire un tavolo di confronto dove affrontare i problemi aperti, sono inoltre stati informati tutti gli altri consiglieri regionali.

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