Fase 2, buon inizio per negozi di abbigliamento e ambulanti: «Impatto positivo, ci fa ben sperare»
Riccardo Capitanio, presidente Federmoda Ascom Padova: «30% in più di presenze nei negozi rispetto a un anno fa». Ilario Sattin, presidente regionale e provinciale Fiva Ascom: «Filato tutto liscio»
Archiviato il 18 maggio, è tempo di bilanci. Conciso ma chiaro quello di Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto e Ascom Padova: «Si è ritornati nei negozi, e questo è già un dato estremamente positivo e che ci fa ben sperare».
Abbigliamento
Molto più articolato, invece, il bilancio di Riccardo Capitanio, presidente di Federmoda Ascom Confcommercio Padova: «Rispetto al 20 maggio del 2019 i negozi che abbiamo campionato sul territorio (città e provincia) confermano una tendenza al rialzo che possiamo quantificare in un buon 30%». Il che equivale ad un discreta iniezione di ottimismo che ha persino consentito di verificare anche altri aspetti di questa ripresa, come sottolinea ancora Capitanio: «Intanto direi che indossare la mascherina è un fatto acquisito. Un "problemino" è invece l’uso dei guanti che impedisce la verifica al tatto dei capi. Molto meglio l’utilizzo del gel igienizzante, che si sta confermando molto più “anti-virus” degli stessi guanti». Intanto la riapertura è coincisa con una discreta presenza di scontistica: «Ovviamente - conclude Capitanio - non possiamo biasimare chi, dopo più di due mesi di incassi azzerati e di merce in magazzino, cerca di monetizzare il più possibile. In questo senso va letta la decisione di posticipare i saldi, con tutte le loro regole, al primo agosto, lasciando però liberi i commercianti di attuare le forme promozionali che ritengono più opportune».
Mercati rionali
Arrivano buone notizie anche dai mercati settimanali e rionali, come dichiara Ilario Sattin, presidente regionale e provinciale della Fiva Ascom Confcommercio: «Già l’impatto col primo giorno è stato positivo. Ad esempio a Monselice e Cittadella tutto è filato via liscio sia sotto il profilo dell’accesso all’area da parte dei clienti sia per ciò che riguarda la determinazione degli spazi per i banchi. In pochi casi si sono dovuti ricollocare (quasi sempre con spostamenti minimi) e comunque senza particolari difficoltà». Nella mattinata di martedì 19 maggio, poi, Sattin si è recato al mercato di piazza Azzurri d’Italia all’Arcella: «Anche lì complessivamente bene, anche se qualche problema di assembramento lo abbiamo riscontrato di fronte ai banchi dove si vende l’abbigliamento usato, un prodotto che di per se stesso è proposto alla rinfusa e che, anche per questo, è “sub judice” da parte delle autorità visto che rischia di penalizzare tutto il contesto. Domani - conclude Sattin - il mercato di Abano Terme, uno dei maggiori in provincia, ci fornirà ulteriori risposte, ma non dubitiamo che, grazie anche alla collaborazione con l’amministrazione comunale, siano positive».