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Economia

Fatture 2013, più che “Legge di Stabilità” è sempre più legge di “stabile burocrazia”

Adesso si scopre che le fatture devono proseguire la numerazione senza ripartire da zero ad ogni inizio d’anno. L'Ascom Confcommercio di Padova: “Sempre all’ultimo momento e sempre più complicazioni per le imprese”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Continuano le sorprese della legge finanziaria. E anche questa volta si tratta di sorprese negative, nello specifico per le imprese. L’Ascom Confcommercio segnala infatti che una pratica consolidata da che mondo è mondo (o comunque da che fisco è fisco) prevedeva che, ad ogni cambio d’anno, la numerazione ripartiva da zero.

Con la finanziaria (o legge di stabilità come adesso è di moda chiamarla) la numerazione deve essere “in continuo”, cioè si procede in modo che una fattura sia quella e solo quella da qui all’eternità. In alternativa (perchè in Italia nulla è mai certo, unico e definitivo, nemmeno l’ovvio) si può adottare “un numero sequenziale, con una o più serie, che identifichi la fattura in modo unico”. Tradotto: accanto al numero di fattura si potrà mettere l’anno.

“Il problema – commentano all’ufficio tributario dell’Ascom – è che tutte queste novità non arrivano con un congruo anticipo ma qualche ora prima della fine dell’anno e, soprattutto, senza che, in anticipo, se ne abbia il minimo sentore”. Risultato? Si attendono chiarimenti, soprattutto in ordine alla fatture che, nel frattempo, sono state emesse. Naturalmente ci sono altre piccole “bazzecole” che il decreto prevede per le fatture, per cui il consiglio dell’Ascom è quello di prendere contatto con i propri uffici per avere maggiori informazioni al riguardo.

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