rotate-mobile
Economia

Festa della donna, l'Ascom chiede misure contro i fioristi abusivi

L'associazione di categoria invita il comune di Padova a presidiare con i vigili i semafori per impedire la vendita delle mimose: "Il racket rischia di mettere fuori gioco le imprese che pagano le tasse, stipendi e contributi"

“Se il Comune è convinto che la lotta al degrado e all’accattonaggio contribuisca ad alimentare il racket, allora tra venerdì e sabato deve fare in modo che la polizia urbana, per quanto possibile, presìdi i semafori per impedire la vendita abusiva delle mimose”. Mette sul piatto il “carico da 11” Pierpaolo Varotto, presidente dei fioristi associati all’Ascom Confcommercio, in vista della celebrazione dell’8 marzo che, come vuole tradizione, prevede l’omaggio a mogli, fidanzate, madri e figlie, del classico fiorellino giallo.

DANNO ALLE IMPRESE. “Il danno economico che deriva alle nostre attività dalla vendita abusiva dei fiori ai semafori durante tutto l’arco dell’anno - continua il presidente dei fioristi Ascom – è di proporzioni notevoli e in occasione di ricorrenze che ben si sposano con l’omaggio floreale (festa della donna e della mamma, in primis) assumono livelli che, soprattutto in tempi di crisi, rischiano di mettere fuorigioco le imprese che pagano le tasse e devono far fronte agli stipendi e ai contributi dei dipendenti”. La storia, ovviamente, non è nuova, ma nuovo, quest’anno, sembra essere l’impegno dell’amministrazione nei confronti dell’accattonaggio che, per l’Ascom, diventa anche lotta ai venditori abusivi di qualsiasi tipologia di merce.

8 marzo: venditori abusivi di mimose a Padova

MALAVITA ORGANIZZATA. “È evidente – aggiunge il vicepresidente dell’Ascom, Franco Pasqualetti – che la storia del “povero vu’ cumprà” non sta in piedi. Per vendere i fiori ad ogni angolo di strada, per stendere le lenzuola nei luoghi di maggior passaggio del centro storico e per presentarsi muniti di ombrelli rivenduti con ricarichi del 100 per cento sul prezzo di acquisto nel momento stesso in cui scendono le prime gocce di pioggia, è necessaria un’organizzazione, anzi, più organizzazioni che sfruttano tanti disperati e che drenano risorse al commercio legale per finire nelle mani della malavita organizzata”. Dunque l’appello al comune è perché si faccia carico anche di questo segmento del problema e si attivi di conseguenza. “Ciò di cui abbiamo bisogno – conclude Pasqualetti – è che agli annunci facciano seguito le azioni concrete. Gridare “al lupo, al lupo” serve a poco, anzi, può essere controproducente e avvalorare quel senso di impunità che sta alla base di tante nostre problematiche”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Festa della donna, l'Ascom chiede misure contro i fioristi abusivi

PadovaOggi è in caricamento