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Forconi, l'Ascom Confcommercio Padova interviene sulla protesta

"Una precisa responsabilità della politica che non ha colto i nostri avvisi: due anni fa a Monza, un anno fa con le scope, a giugno con gli ombrelli"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

"Nei confronti della gente che scende in strada e protesta la politica ha grandissime responsabilità e non può nemmeno dire che non era stata avvisata perchè ad avvisarla ci avevamo pensato noi dell'Ascom Confcommercio di Padova". Guarda con preoccupazione all'evolversi della situazione Federico Barbierato, direttore generale dell'Ascom di Padova che ricorda come alla politica, da più di due anni a questa parte, venga ricordato lo stato di profondo disagio dei cittadini e degli imprenditori di fronte alle mancate risposte del Palazzo.

"A settembre di due anni fa - continua Barbierato - abbiamo smascherato i "ministeri del nord" scoprendo a Monza il bluff di un governo Berlusconi che prometteva senza mantenere. Lo scorso anno, con le scope tricolori, in piazza Bardella davanti alla nostra sede, abbiamo ricordato al governo Monti che di tasse si finiva per morire e siccome la protesta nei confronti della politica per noi è assolutamente trasversale, in quell'occasione il nostro presidente Fernando Zilio ebbe a scontrarsi col vicepresidente della Provincia. Lo stesso trattamento che abbiamo riservato al governo Letta quando siamo scesi a Roma con i nostri ombrelli bianchi per ripararci da una crisi che la politica italiana dimostra di non saper affrontare".

Per Barbierato, dunque, la protesta di questi giorni non è altro che il frutto dei continui rinvii e dell'inasprirsi di una tassazione che sta mettendo a serio rischio un intero tessuto sociale. "Quando abbiamo chiesto - conclude il direttore generale dell'Ascom - di poter detassare le tredicesime per dare un po' di ossigeno alle famiglie (e tecnicamente siamo ancora convinti che fosse possibile) e con esse anche ai consumi, non siamo nemmeno stati contestati ma semplicemente ignorati. Per cui, se adesso dobbiamo temere per l'evolversi di una situazione che per il commercio ed il turismo rischia di diventare deleteria, dobbiamo solo ringraziare chi non ha il coraggio di cambiare per mantenere inalterati i propri privilegi e quelli di quanti, attorno alla politica, prosperano in barba alle difficoltà della gente".

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