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Economia

Hera, approvati dal cda i risultati del terzo trimestre con i ricavi saliti del 31%

La multiutility consolida i primi nove mesi dell’anno con indicatori economico-finanziari in crescita rispetto allo stesso periodo del 2020 e risultati superiori alle attese del Piano industriale. La solidità finanziaria, il perseguimento di uno sviluppo sostenibile e la creazione di valore per territori e comunità servite si confermano punti di forza

Il consiglio di amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato oggi 10 novembreall’unanimità la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2021. La relazione presenta i principali indicatori economici in miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, confermando lo storico andamento positivo della multiutility, la solidità patrimoniale e finanziaria, e l’impegno per uno sviluppo sostenibile, in coerenza con le strategie europee e l’Agenda Onu 2030.

77 milioni di aumento

Tra i risultati più significativi si segnala l’aumento di oltre 77 milioni del margine operativo lordo, che è stato determinato soprattutto dalle attività a libero mercato – in particolare vendita di gas, servizi energia e trattamento rifiuti - la cui natura pro-ciclica ha consentito alla multiutility di cogliere appieno le opportunità derivanti dalla ripresa economica del Paese e dalle iniziative di rilancio, creando allo stesso tempo valore per territori e comunità servite. In forte incremento anche l’utile netto per gli Azionisti, che in questo trimestre include gli effetti del riallineamento fiscale di taluni avviamenti. Nel mese di luglio è stato distribuito il dividendo agli azionisti per un importo pari a 161 milioni di euro, corrispondente a 11 centesimi per azione, in crescita del 10% rispetto allo scorso esercizio fiscale.

In crescita

Più in generale, i risultati dei primi nove mesi dell’anno evidenziano una crescita non solo rispetto al 2020, ma anche rispetto ai risultati 2019, ovvero prima degli impatti della pandemia che ha colpito il Paese, e sono al di sopra delle stesse attese del Piano industriale al 2024: in meno di due anni la multiutility ha conseguito più della metà della crescita prevista nel quinquennio del Piano. La strategia del Gruppo continua pertanto a rivelarsi vincente, con il bilanciamento tra crescita organica e sviluppo per linee esterne, e con la protezione dei risultati dalla turbolenza del contesto esterno.

M&A

Tra le più rilevanti variazioni di perimetro, si segnalano le tre operazioni di M&A nell’ambito del trattamento dei rifiuti industriali: l’acquisizione del 70% della società friulana Recycla, del 31% della marchigiana Sea e dell’80% del Gruppo Vallortigara in Veneto. Nelle aree energy rientrano invece le acquisizioni di Wölmann, azienda che opera nell’installazione di pannelli fotovoltaici, della società di vendita Ecogas, in Abruzzo, e dell’11% di Ascotrade dalla bellunese Bim Gsp, arrivando così a controllarne il 100%. Prosegue in parallelo la crescita dei clienti energy della multiutility, che hanno superato i 3,4 milioni di unità, grazie allo sviluppo sia nei mercati tradizionali sia in quelli soggetti a gare pubbliche. Per quanto riguarda, infine, i servizi regolati, il Gruppo Hera si è aggiudicato le gare finora indette sui territori serviti, nell’area ambiente, nella distribuzione gas e nel servizio idrico integrato. Da segnalare in particolare la recente riconferma della distribuzione gas nell’ATEM Udine 2 e, la scorsa settimana, nel ciclo idrico per 24 comuni della provincia di Rimini, compreso il Capoluogo.

Ricavi in aumento a oltre 6,4 miliardi di euro

Nei primi nove mesi del 2021, i ricavi sono stati pari a 6.424,3 milioni, con un rialzo del 31,0% rispetto ai 4.905,9 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, e in crescita in tutte le aree. In particolare, nei settori energy hanno inciso i maggiori ricavi per le attività di intermediazione, i maggiori volumi venduti di gas e l’aumento dei prezzi delle commodities energetiche, oltre al business dei servizi energia per le attività legate al bonus facciate e alle opere di efficienza energetica. In aumento anche i ricavi dei servizi a rete (sia regolati sia per conto terzi) e del settore ambiente, per la produzione di energia, i maggiori rifiuti trattati e l’aumento delle materie plastiche vendute.

Margine operativo lordo (MOL) in crescita a 883,3 milioni di euro

Il margine operativo lordo aumenta di 77,1 milioni, con un rialzo del 9,6%, passando dagli 806,2 milioni dei primi nove mesi del 2020 ai 883,3 milioni del 30 settembre 2021. Questo incremento è legato alle performance delle aree energy, soprattutto grazie alla vendita di gas e al trading di energia, nonché alle attività nei servizi energia. Determinanti anche i positivi risultati registrati nel settore ambiente, in particolare nell’ambito del trattamento dei rifiuti.

Risultato operativo in crescita a 470,8 milioni di euro

Il risultato operativo sale a 470,8 milioni, rispetto ai 414,7 del 30 settembre 2020, con un rialzo del 13,5% (nonostante i maggiori ammortamenti e accantonamenti). La gestione finanziaria alla fine dei primi nove mesi del 2021 si attesta a 85,4 milioni, in particolare per minori proventi per indennità di mora sui mercati di ultima istanza e per maggiori oneri per la cessione dei crediti fiscali nell’ambito delle attività legate all’ecobonus. Aspetti che sono stati in parte mitigati dalle efficienze ottenute a seguito del riacquisto di parte del debito a medio-lungo termine, da minori oneri da attualizzazione e da maggiori utili da collegate e joint venture. In crescita l’utile prima delle imposte, che passa da 335,2 milioni a 385,4 milioni (+15%).

Tomaso Tomasi

Il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera e Presidente di AcegasApsAmga ha commentato:«Siamo particolarmente soddisfatti per avere consolidato positivi risultati in crescita nei primi nove mesi del 2021 ma anche per essere riusciti a proteggerli dalla turbolenza del contesto esterno intercettando, al tempo stesso, le opportunità legate alla ripresa economica e alle iniziative di rilancio. La nostra strategia continua pertanto a rivelarsi vincente, anche grazie al bilanciamento tra crescita organica e sviluppo per linee esterne. Per quel che concerne le M&A, sono intervenute diverse variazioni di perimetro, due delle quali proprio in Triveneto, che ci consentono di rafforzare la nostra leadership nel trattamento dei rifiuti industriali: l’acquisizione del 70% della società friulana Recycla e dell’80% del Gruppo Vallortigara in Veneto. In area energy, dove con EstEnergy già siamo il principale operatore del Nord Est con oltre 1 milione di clienti, abbiamo portato a termine l’acquisizione dell’11% di Ascotrade dalla bellunese Bim Gsp, arrivando così a controllarne il 100%. La nostra crescita, però, non è fine a sé stessa e prosegue, in parallelo, il nostro impegno per uno sviluppo sostenibile e per la creazione di valore per i territori e le comunità servite. Lo dimostrano anche le recenti gare che ci siamo aggiudicate per i servizi regolati, dall’ambiente all’idrico, fino alla recente gara per la distribuzione gas nei 18 comuni dell’ATEM Udine 2 per i prossimi 12 anni, del valore di circa 115 milioni di euro, in cui la nostra proposta è risultata vincente grazie al know-how del Gruppo Hera non solo in termini di sicurezza e gestione del servizio, ma anche di sostenibilità ambientale. Si tratta di una sfida, quella delle gare, che da tempo ci siamo preparati ad affrontare, e i traguardi finora raggiunti nei vari ambiti dimostrano ancora una volta come per noi, oltre alla qualità e continuità dei servizi, sia importante investire e generare ricadute positive per i territori in cui operiamo».

Roberto Gasparetto

L'amministratore delegato di AcegasApsAmga: «I risultati positivi di questo 3° trimestre si pongono a conferma della crescita già evidenziata nella semestrale di quest’anno. In particolare, il margine operativo lordo (MOL) nei primi nove mesi del perimetro AcegasApsAmga sale a 132,2 milioni (+28% rispetto al medesimo periodo del 2020). Oltre alla costante ricerca di efficienze operative, la forte attività della controllata ASE (AcegasApsAmga Servizi Energetici) incide in modo estremamente positivo sul margine e, allo stesso tempo, genera importanti ricadute economiche e ambientali sui territori: ad esempio, le azioni nell’ambito dell’efficientamento energetico sui condomìni, grazie al Superbonus e al Bonus Facciate, generano ricchezza per le catene di fornitura locali, andando contestualmente a intervenire sul riscaldamento domestico, uno dei responsabili principali delle emissioni climalteranti nelle città. In ambito gas, risulta di assoluto rilievo l’aggiudicazione della gara dell’Ambito Udine 2, una delle prime gare gas bandite in Italia, dove si punterà a un servizio all’insegna della sostenibilità e della transizione energetica. Sempre in ambito gas, Trieste ha visto il completamento dei lavori di ammodernamento della rete di via San Michele, con la sostituzione delle obsolete condotte in ghisa grigia, a cui è stata abbinata, in ottica di ottimizzazione dei lavori, la riqualificazione delle reti idriche ed elettriche. Sul fronte idrico, proseguono le attività di AcegasApsAmga per ridurre il rischio idraulico di Padova, attraverso azioni di riqualificazione e potenziamento della rete, a cui si abbina il progetto di revamping del depuratore di Cà Nordio avviato in questi mesi. Sempre in ambito idrico, il mese di settembre ha visto l’ottenimento della certificazione Emas per il depuratore triestino di Servola.

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