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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Il gruppo Hera approva i bilanci: ricavi oltre i 20 miliardi e utile di 322

Il presidente Tommasi: «L’esercizio 2022 si è chiuso positivamente, con risultati superiori alle attese e in piena coerenza con i trimestri precedenti. Dopo il 2021, questa è una delle migliori crescite registrate in oltre venti anni»

L’esercizio di Hera si chiude positivamente con i principali indicatori economico-finanziari in crescita. La solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo e la struttura industriale multibusiness hanno consentito alla multiutility di mantenere basso il profilo di rischio e aumentare la creazione di valore a beneficio di tutti gli stakeholder. In rialzo la proposta di dividendo, pari a 12,5 centesimi per azione.

Highlight economico-finanziari

Ricavi a 20.082‬ milioni di euro (+90,3%)

Margine operativo lordo (MOL)* a 1.295,0 milioni di euro (+6,2%)

Utile netto* di pertinenza degli Azionisti a 322,2 milioni di euro

Indebitamento finanziario netto a 4.249,8 milioni di euro, con debito netto/MOL* a 3,28x che scende a circa 2,9x al netto dello stoccaggio gas

Proposta di dividendo in crescita a 12,5 centesimi di euro per azione (+4,2%)

Highlight operativi

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato oggi 21 marzo all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 dicembre 2022 e la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, insieme al bilancio di sostenibilità.

Tommasi

«L’esercizio 2022 si è chiuso positivamente, con risultati superiori alle attese e in piena coerenza con i trimestri precedenti - spiega Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera - .Dopo il 2021, questa è una delle migliori crescite registrate in oltre venti anni dal Gruppo Hera, maggiormente apprezzabile alla luce del contesto esterno in cui è stata realizzata. Forti del nostro consolidato modello di business e grazie alle politiche improntate all’avversione al rischio, abbiamo riconfermato ancora una volta il nostro impegno per la creazione di valore per l’azienda e per tutti i nostri stakeholder. Anche la proposta di aumentare il dividendo a 12,5 centesimi per azione, in linea con quanto annunciato in sede di presentazione del Piano industriale al 2026, va in questa direzione. Se da un lato abbiamo continuato ad investire per fronteggiare la crisi energetica e per mantenere tutti i nostri asset resilienti e performanti, al fine di garantire l’esecuzione dei nostri piani strategici e la qualità di tutti i servizi gestiti, dall’altro abbiamo proseguito anche lo sviluppo aziendale per linee esterne, con operazioni di M&A nei settori energy e ambiente, con l’obiettivo di consolidare la nostra posizione nei mercati di riferimento e migliorare ulteriormente competitività ed efficienza delle soluzioni proposte ai nostri clienti»

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