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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Il nuovo direttivo Assonidi Ascom che diventa sempre più "regionale"

Nuovo consiglio e nuova presidenza per Assonidi Ascom, il raggruppamento degli asili nido “indipendenti” aderenti a Confcommercio che, dopo qualche anno di operatività in ambito provinciale e dopo l’ingresso in compagine di un discreto numero di asili nido operativi su scala regionale

Nuovo consiglio e nuova presidenza per Assonidi Ascom, il raggruppamento degli asili nido “indipendenti” aderenti a Confcommercio che, dopo qualche anno di operatività in ambito provinciale e dopo l’ingresso in compagine di un discreto numero di asili nido operativi su scala regionale, vede ora presidenza e direttivo riflettere questa nuova territorialità allargata alle altre province venete.

PRIMI PROVVEDIMENTI PER LA FAMIGLIA. E dunque se Elisabetta Rampazzo, di Micronido Kirikù di Albignasego è la nuova presidente del gruppo e se nel nuovo consiglio compaiono altre due rappresentanti padovane (la presidente uscente Doriana Maria Mason di Biribò e Mariolina Boldrin della Cooperativa Now, entrambe di Padova), sono ben tre le consigliere non padovane: Ulla Cecconato de Il Piccolo Nido di Montecchio Maggiore (Vicenza), Elisabetta De Pieri di Bimbilandia di Noale (Venezia) e di Elisa Pisani, dell’Asilo Nido Pollicino di Preganziol (Treviso). Un’elezione, quella della nuova presidente e del nuovo consiglio che giunge esattamente nel momento in cui il governo vara il “Buono nido”, ovvero i 1000 euro riservati alle famiglie con bambini “under 3” che saranno in grado così di destinare la cifra alla frequenza del figlio in un asilo nido. “E’ uno dei primi e rari provvedimenti oggettivamente a favore della famiglia – ha commentato la nuova presidente Rampazzo – che va nella direzione da noi sempre auspicata anche nel rapporto con i comuni ai quali abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere di uniformare le provvidenze a favore dei nidi accreditati senza distinzione alcuna. Un’uniformità che il provvedimento governativo, aiutando direttamente le famiglie, acquisisce come dato di fatto ma che invece non è ancora patrimonio di singoli comuni legati ad impostazioni superate o comunque in evoluzione e dove la presenza di asili nido “indipendenti” come i nostri affianca la storica presenza degli asili legati alle parrocchie anche se in più di qualche caso, ormai, rappresenta sul territorio l’unica offerta formativa per i più piccoli”. Formazione avanzata, condivisione delle esperienze, innovazione, le altre macroaree sulle quali il nuovo consiglio intende caratterizzare il proprio mandato nella convinzione che “un ottimo asilo nido è la base per aiutare a diventare ottime persone”.

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