Imu, Confesercenti: “Salasso per i negozi di Padova e provincia”
Secondo il presidente Rossi, con la nuova tassazione sono molti i commercianti che intendono chiudere l'attività e i negozi diventeranno garage o monolocali per sistemazioni "al limite della provvisorietà"
Per un negozio di 120 metri quadri in centro a Padova l’Imu può arrivare anche a raddoppiarsi: dai 3.795 euro dell’ex Ici ai 6.897,8 euro di aliquota Imu. Questo uno dei dati che emerge dallo studio condotto dalla Confesercenti di Padova sulle ripercussioni della nuova tassa sul commercio locale.
AFFITTI ALTI. Secondo l'associazione di categoria, sarebbero molti i commercianti intenzionati a lasciare l’attività, soprattutto quelli che si affacciano su vie dei centri storici cittadini. Esercizi già in difficoltà per il calo dei consumi e che devono fare i conti con gli affitti, in tutta la provincia, molto cari: lungo le vie commerciali di Padova si può pagare 2.500 euro al mese per un negozio di 40 metri quadrati, ma anche a Este, Monselice, Piove di Sacco e Cittadella il costo degli affitti si fa sentire e per un negozio di 40 metri quadrati si possono pagare dal 1.400 ai 2.500 euro (fonte Confesercenti).
NEGOZI-GARAGE. “Non basta l’imposizione fiscale sopra il 50% a carico delle aziende, non basta la stagnazione dei consumi, adesso scatta l’Imu – dichiara il presidente Nicola Rossi - la tassa che solo in teoria sostituisce l’Ici, mentre in realtà costituisce l’ennesimo salasso a carico dell’impresa. Si pagherà di più. Molto di più. Ma c’è un altro risvolto legato ai canoni dei negozi alti, soprattutto nei centri storici. Fino ad un paio d’anni fa – continua Rossi – i proprietari degli immobili destinati a negozio sapevano che, prima o poi, qualche istituto bancario o qualche finanziaria avrebbero fatto in quei locali la propria filiale. Quel tempo ormai è finito. Molti negozi restano desolatamente vuoti. La crisi spinge a lasciare il commercio ed i proprietari dell’immobile non riescono più a ricollocare gli spazi”.
