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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Credito alle aziende, tassi in rialzo: Assindustria Venetocentro incontra le banche

L’indagine congiunturale sul terzo trimestre 2022 di Assindustria Venetocentro, conferma che nel periodo considerato non si ravvisa l’acuirsi di tensioni sul fronte della liquidità aziendale o dell’accesso al credito, mentre si rilevano i primi evidenti effetti del rialzo dei tassi sul costo del credito, indicato in aumento da metà delle imprese (49,1%)

I segnali di rallentamento congiunturale, effetto del caro energia e materie prime, delle incertezze geopolitiche, del balzo dell’inflazione e del conseguente rialzo dei tassi di interesse da parte delle Banche centrali rendono urgente monitorare attentamente, e preventivamente, la situazione del credito alle imprese, soprattutto dopo la prossima conclusione delle misure eccezionali a tutela della liquidità adottate a seguito della pandemia (moratorie, ristori, garanzie pubbliche sui prestiti). Importante la disponibilità dichiarata dalle banche di offrire finanziamenti alle imprese, non solo di breve termine, per sostenere sia la liquidità compromessa dall’eccezionale rincaro delle bollette energetiche sia per non arrestarne i necessari progetti di investimento in nuove tecnologie.

Incontro

Assindustria Venetocentro, con il Presidente Leopoldo Destro, il Vicepresidente per il Credito e la Finanza Filippo Pancolini, il Vicepresidente per le Politiche Industriali Marco Stevanato e il Direttore Generale Giuseppe Milan, ha incontrato in questi giorni i rappresentanti delle banche nazionali (BNL, Banco BPM, Crédit Agricole, Intesa Sanpaolo, MPS, Unicredit) e delle banche di credito cooperativo (Banca della Marca, Centromarca, Patavina, Pordenonese e Monsile, Prealpi, Terre Venete), per un esame congiunto della situazione. Qual è il quadro? «Il sistema bancario nel suo insieme ci conferma una qualità del credito buona, che non rileva in questo momento un incremento significativo delle sofferenze - dichiara Filippo Pancolini, Vicepresidente di Assindustria Venetocentro -. Nel breve termine nessuna banca dà segnali di voler cambiare politica creditizia o preoccupazioni in vista di imminenti strette. È una situazione migliore di quella che abbiamo registrato in precedenti occasioni di crisi, grazie al fatto che le nostre imprese l’hanno affrontata meglio preparate: più strutturate, più capitalizzate e certamente molto più consapevoli dell’importanza di una gestione finanziaria avanzata. La nostra Associazione, con la sua Area Finanza, ha svolto in questi anni, un’azione intensa sia sotto il profilo culturale che operativo verso gli associati aiutandoli ad orientarsi, offrendo assistenza e servizi all’avanguardia per migliorare il presidio finanziario e nel contempo ha tenuto sempre aperti canali di confronto e dialogo con il sistema bancario». Aggiunge Marco Stevanato, vicepresidente di Assindustria Venetocentro: «Le banche ci segnalano che negli ultimi mesi sta rallentando la domanda di credito per investimenti, a favore di esigenze di contingenza e di circolante, certamente effetto della situazione contingente. Questo trova conferma anche nella nostra indagine congiunturale trimestrale, che denota una minore crescita degli investimenti rispetto ai trimestri precedenti. Sotto il profilo creditizio siamo preoccupati principalmente da due fattori: l’impennata del costo del credito e la fine dell’insieme di strumenti previsti dal quadro normativo di favore che ha reso possibile l’accesso al credito degli ultimi tre anni, soprattutto nel canale bancario. Le conseguenze di questi “ritorni alla normalità” andranno ben monitorate».

Indagine

L’indagine congiunturale sul terzo trimestre 2022 di Assindustria Venetocentro, conferma che nel periodo considerato non si ravvisa l’acuirsi di tensioni sul fronte della liquidità aziendale o dell’accesso al credito, mentre si rilevano i primi evidenti effetti del rialzo dei tassi sul costo del credito, indicato in aumento da metà delle imprese (49,1%) e che nel 2023 avrà sicuramente ripercussioni molto importanti sui bilanci. Il livello di investimenti attesi è stabile o in lieve crescita. I prossimi due trimestri sono percepiti nel complesso in graduale indebolimento, con una crescita ancora ridimensionata rispetto ai trimestri precedenti. «I dati congiunturali confermano il rallentamento ma anche la tenuta del nostro sistema industriale - dichiara Leopoldo Destro, Presidente di Assindustria Venetocentro -. I prossimi mesi si annunciano complessi, e dobbiamo essere attenti ad ogni segnale di difficoltà anche sul fronte del credito. Dobbiamo continuare a ribadire che la trasparenza nel dialogo banca-impresa è sempre più essenziale: la comunicazione costante e di qualità è fondamentale per creare fiducia. È interesse reciproco evitare situazioni di crisi quando queste possono invece essere gestite con strumenti opportuni se intercettate per tempo. Le banche ci confermano che oltre ai dati storici e quantitativi, oggi sempre più chiedono alle aziende di ricevere informazioni qualitative, rilevanti ai fini dei loro processi creditizi. Fra tutte, le più importanti sono quelle sui fattori di sostenibilità ESG e la possibilità di vedere un piano prospettico, questo ultimo fondamentale per trasferire la visione dell’azienda sul proprio futuro. Su questi temi sappiamo che c’è ancora molto lavoro da fare, anche in chiave culturale, per superare convinzioni consolidate. A questo scopo lavoriamo già da anni con un modello di infomemo aziendale che aiuta gli associati a dialogare meglio con i partner finanziari. Come Associazione - conclude Destro - continueremo inoltre a promuovere lo sviluppo di modelli innovativi di accesso al credito, complementari a quello bancario, che diversifichino le fonti aziendali e valorizzino al meglio i risultati e le grandi potenzialità delle nostre imprese. Un esempio recente è il successo del Basket Bond Venetocentro, il primo in Italia promosso da un’associazione territoriale».

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