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Economia

«Chi ci governa venga nelle nostre realtà a capire i nostri problemi»: il grido d'allarme

A lanciarlo è Ascom Padova durante l'incontro con il senatore Antonio De Poli: «Porterò a Roma le vostre istanze, per chiedere che siano esaminate il prima possibile e per iniziare quanto prima a portare soluzioni alle problematiche che mi avete esposto»

I vertici di Confcommercio Ascom Padova e i rappresentanti delle aziende che fanno parte del comparto educativo e scolastico associate hanno potuto incontrare lunedì 29 giugno il senatore Antonio De Poli, ospite dell’associazione di categoria per fare il punto in merito alla situazione degli operatori che sono stati fortemente penalizzati dal lockdown e capire quali prospettive future si aprono per il settore, con una nutrita presenza dei principali organi di stampa cittadini.

L'incontro

L’incontro - moderato dal direttore generale Otello Vendramin - che ha presentato le imprenditrici e gli imprenditori presenti, ha permesso di far conoscere in maniera sintetica ma molto efficace le difficoltà in cui si sono trovate le imprese del comparto educativo e scolastico, dalle vive voci di Elisa Pisani, vicepresidente di Assonidi, Elena Morello, presidente del Gruppo Scuole ed Istituti Privati, Roberto Berti, vicepresidente del Gruppo Cartolibrai ed Emilio Nasuti, rappresentante per le copisterie e legatorie padovane. Esordisce Patrizio Bertin: «Vogliamo far arrivare a chi ci governa il grido di dolore delle imprese travolte da questa pandemia e soprattutto dal peso delle norme anche contradditorie che stanno rendendo molto complicato lavorare. E se le imprese non possono lavorare, è a rischio la stabilità dell’intero sistema. Noi abbiamo bisogno di ripartire». Afferma il senatore De Poli: «Ho ascoltato le richieste precise ed importanti di un mondo imprenditoriale che lancia un grido di allarme. La politica nazionale deve riprendere il contatto con i corpi intermedi, di cui l’Ascom è rappresentante, per capire le reali esigenze delle imprese. Porterò a Roma le vostre istanze, per chiedere che siano esaminate il prima possibile e per iniziare quanto prima a portare soluzioni alle problematiche che mi avete esposto».

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