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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Italia-programmi.net, nuove minacce e avvocati inesistenti

In arrivo a casa una nuova lettera firmata da un fantomatico Salvatore Marcello: non esistono legali con questo nome. Adico: «Stiamo lavorando all’esposto, da inviare per conoscenza anche al Consiglio Nazionale Forense»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Le centinaia di diffide, l’intervento dell’Antitrust e le indagini di diverse Procure ancora non sono bastati a fermare le attività intimidatorie della Estesa Limited, che continua a perseguitare i consumatori che sono caduti nella trappola del servizio Italia-Programmi.net, che da mesi mette in croce gli utenti web che incautamente hanno lasciato i loro dati personali per scaricare software gratuiti.

Ora la trappola sfrutta il nome di un fantomatico avvocato Salvatore Marcello, con studio in via degli Ausoni 7 a Roma, che firma l’ennesima richiesta di pagamento. Il tono è insolente e perentorio, come di consueto, ma questa volta la società con sede alle Seychelles è andata troppo in là: «Abbiamo svolto accurate verifiche e la risposta, oggi più che mai, è una sola: è una truffa bella e buona, ed è ora di far partire gli esposti alla Procura della Repubblica e visto che si tira in ballo la professione legale di inviarli per conoscenza anche al Consiglio nazionale Forense – spiega il presidente di Adico Associazione Difesa Consumatori, Carlo Garofolini – in questi giorni stiamo predisponendo la modulistica, che metteremo a disposizione gratuitamente dei nostri soci entro l’inizio della prossima settimana. Questa truffa deve finire, è una vergogna che non si sia ancora messa fine a questa situazione e che questi signori ancora possano permettersi di mandare lettere di intimidazione a cittadini innocenti».

La nuova lettera che sta arrivando in questi giorni (tra l’altro da un nuovo indirizzo di Cipro) esordisce con un “Ultimo sollecito di pagamento anteriore il decreto ingiuntivo in tribunale regionale!!” a caratteri cubitali. La truffa si annuncia fin da qui con un’inesattezza: i tribunali non sono regionali, bensì della Repubblica. Il testo è firmato da “Salvatore Dottor. Avvocato Marcello”, titolare di un “rinomato studio legale con sede a Roma che fornisce anche un servizio di recupero crediti” che, a nome di Italia-Programmi intima il pagamento di 192 euro. E poi partono le minacce: “Se non effettua il pagamento, dovremo inserirla nel registro dei protesti e ne daremo notifica alla Sua banca, presso la quale perderà anche la Sua solvibilità”, e ancora: “Saremo costretti ad adire le vie legali per la riscossione del credito e, a suo carico, ne deriverebbero elevati costi e il pignoramento di parte dello stipendio”. E ipotizzano un costo dell’istanza di 438 euro.

Ma l’intera comunicazione è inattendibile: innanzitutto perché il legale citato non esiste. Anzi, pare abbiano utilizzato il nome di un avvocato deceduto da 20 anni. Inoltre Adico ha verificato se esiste uno studio legale in via degli Ausoni 7 a Roma: a quell’indirizzo ha sede solo una società, la Centro Uffici Roma, che affitta uffici e sale riunioni attrezzati a professionisti (che oltre tutto in questi giorni è subissata dalle telefonate di persone che hanno ricevuto il sollecito di pagamento da Estesa Limited) e che non ha mai avuto contatti con un avvocato che risponda a quel nome. Quindi, non esiste nemmeno lo studio legale. Infine, il sito internet, dall’eloquente indirizzo www.ufficio-incassi.it realizzato evidentemente in poco tempo utilizzando un template Wordpress (per studio legale), con testi approssimativi e nessun riferimento telefonico e ancor minore credibilità.    

«Ci stanno chiamando in continuazione decine di persone realmente esasperate da questo stillicidio di comunicazioni intimidatorie, non riescono a capacitarsi del fatto che nonostante l’attività legale e inquisitoria in corso questi truffatori continuino a vessare le persone – spiega il presidente di Adico Carlo Garofolini – ma l’obbiettivo di questi personaggi è chiaro: le stanno provando tutte per spillare ogni euro possibile, sperando che qualcuno preso dal panico paghi». In particolare sperano che a cadere nella trappola siano le persone che hanno corrisposto la prima rata da 96 euro, e che ora vengono sollecitate a saldare il conto.

La segreteria dell’Associazione in via Volturno 33 a Mestre è a disposizione dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30 per fornire tutte le informazioni del caso e per mettere a disposizione dei soci la modulistica necessaria (modello di diffida, modello di denuncia-querela in Procura, indirizzo della sede di Polizia Postale più vicina al domicilio dell’interessato e, dalla prossima settimana, modello di esposto alla Procura e per conoscenza al Cnf). Ci si può recare allo sportello di persona, scrivere a info@associazionedifesaconsumatori.it o chiamare il numero 041.5349637.

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