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Economia Piazze / Piazza dell Insurrezione

Lascia? No, "raddoppia": la Camera di Commercio rimane in piazza dell'Insurrezione

A confermarlo è il presidente Antonio Santocono nel corso dell'incontro #Padovatutticonvocati con Ascom Confcommercio: in piazza dell'Insurrezione verrà ristrutturato anche il piano terra e l’interrato per far spazio al commerciale

Perché le conferme più attese, spesso, arrivano quando meno ce lo si aspetta. Come in questo caso: il presidente Antonio Santocono ha annunciato che la Camera di Commercio non solo non si sposta dallo storico palazzo di piazza dell'Insurrezione ma ristruttura anche il piano terra e l’interrato per far spazio al commerciale.

#Padovatutticonvocati

La notizia è arrivata nella mattinata di giovedì 3 ottobre nel corso del secondo degli incontri organizzati dall’Ascom Confcommercio di Padova per #Padovatutticonvocati, l’iniziativa che sta chiamando a raccolta gli stakeholder padovani per cercare di prefigurare la Padova (città e provincia) che verrà. A riguardo il presidente dell'ente camerale, accolto da Patrizio Bertin, ha dichiarato: «Un’iniziativa che cade nel momento giusto, perché Padova e la sua provincia devono decidere oggi cosa fare per il futuro». Ed è un futuro che la Camera di Commercio ha già cominciato ad “aggredire” sia col centro congressi («Un’opera che si sta realizzando e che sta incontrando il favore di tutti») che con la fiera dove, assieme al competence center, arriveranno anche Its e internazionalizzazione. Proprio il quartiere fieristico, così “rimodulato”, andrà collegato nei progetti della Camera alla stazione ferroviaria da un percorso dedicato, mentre è già un quadro definito il complesso degli immobili alla Stanga dove sarà anche rivisto lo spazio del centro conferenze una volta che il centro congressi sarà operativo.

Santocono Bertin-2

Interporto

Riguardo all'Interporto - infrastruttura che vede la Camera di Commercio al 33% del capitale - il presidente Santocono (accompagnato per l'occasione dal segretario generale Roberto Crosta) ha aggiunto: «Siamo impegnati sul fronte del raddoppio del binario e del collegamento con il porto di Venezia in modo così da evitare che il nostro interporto possa essere by-passato in favore di altre strutture». La Camera di Commercio, in quanto “casa comune” delle imprese, guarda però con un occhio di riguardo anche alla provincia dove, per quanto riguarda la Bassa, va data attuazione a quanto emerso dallo studio commissionato alla Cgia di Mestre, mentre per ciò che concerne l’Alta sarà la viabilità quella che andrà monitorata: «L’obiettivo è quello di creare le condizioni perché l’economia dell’intera provincia si sviluppi tenendo ben presente il volano rappresentato dal turismo che adesso entra a pieno titolo nelle competenze camerali». A conclusione dell'incontro Bertin, presidente di Ascom Confcommercio Padova, ha tirato le somme: «Un programma condivisibile e condiviso, che è esattamente ciò che questa nostra serie di incontri si propone: conoscere in anticipo dove, quando e come la città e la provincia potranno svilupparsi e chi possono essere i soggetti pubblici che hanno la facoltà di programmare e/o investire e che, al tempo stesso, con le loro iniziative, possono favorire gli investimenti dei privati».

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