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Economia

Caldo nelle stalle padovane, Coldiretti: «Con temperature elevate -15% di produzione di latte»

«Nelle aziende agricole sono già scattate le contromisure per il benessere dei bovini, dalle docce refrigeranti ai ventilatori fino agli abbeveratoi a pieno ritmo perché ogni singolo capo arriva a bere fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 quando è fresco»

Computer e attrezzature d’avanguardia controllano la situazione nelle stalle padovane, in particolare dell’Alta dove si concentra gran parte della produzione della provincia, dove gli animali sentono quanto gli umani l’impennata delle temperature.

Stalle

«La situazione è sotto controllo con le app collegate che monitorano quotidianamente la realtà - confermano gli imprenditori zootecnici di Coldiretti Padova - anche se lo stress provocato da afa e caldo causa un calo di produzione di latte intorno al 15% rispetto ai periodi normali. Nelle aziende agricole sono già scattate le contromisure per il benessere dei bovini dalle docce refrigeranti ai ventilatori fino agli abbeveratoi a pieno ritmo perché ogni singolo capo arriva a bere fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 quando è fresco».

Zootecnia

La zootecnia padovana, ricorda Coldiretti Padova, vale quasi 350 milioni di euro nel complesso, tra produzione di latte e bovini da carne, suini, carne avicola e conigli. Nel 2020 nella nostra provincia la produzione di latte ha registrato un incremento del 3,9%, secondo gli ultimi dati di Veneto Agricoltura, con una produzione di 2 milioni e 229 mila quintali di latte l’anno, un quinto del totale veneto, destinato per lo più alla produzione di formaggi Dop e di latticini. Il fatturato invece si stabilizza sugli 80 milioni di euro per circa 500aziende attive in cui vengono allevate quasi 40 mila vacche da latte. In calo sia le quotazioni di bovini da carne che di suini, settori che risentono del momento difficile. L’emergenza Covid ha inciso negativamente sui prezzi, calati di oltre il 6% soprattutto sopratutto in primavera. Questo ha portato ad un incremento della produzione di formaggi Dop anche nella nostra provincia, soprattutto gli stagionati come l’Asiago d’Allevo (+40%) e il Montasio, ma non del Grana Padano che anzi ha registrato un calo dell’1,5% proprio per le difficili condizioni dei mercati internazionali, a partite da quello Usa.

Coldiretti Padova

«A questa congiuntura difficile - continua Coldiretti Padova - si aggiunge un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo. Con il grande caldo, poi è emergenza siccità a macchia di leopardo nelle campagne dove gli agricoltori sono costretti a ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare le coltivazioni in sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi al mais, dalla soia al pomodoro. Con le temperature superiori ai 35 gradi anche le piante sono a rischio stress idrico e colpi di calore che compromettono la crescita dei frutti negli alberi, bruciano gli ortaggi e danneggiano i cereali. L’intervento con irrigazione di soccorso è importante soprattutto per far sopravvivere le piantine piccole che non avendo radici sviluppate non riescono a raggiungere lo strato umido del terreno poiché lo sbalzo improvviso della temperatura tende a formare una crosta in superficie».

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