"Lavoratori a termine lasciati a casa da Busitalia": proclamato lo stato di agitazione

Utilizzo di cooperative e di lavoratori a termine. Da martedì, i sindacati di base all'interno della società di trasporto pubblico locale Busitalia Veneto hanno attivato lo stato di agitazione, iniziativa che - comunicano le organizzazioni sindacali - porterà probabilmente a uno sciopero subito dopo l'elezione del sindaco di Padova. 

LAVORATORI PRECARI. "La società di trasporto pubblico a Padova, oltre a subaffidare a privati molte corse e linee, utilizza lavoratori a termine (interinali), circa 60-70 unità, da più di un anno. Da lunedì, questi 8 lavoratori interinali sono stati lasciati a casa, non hanno avuto rinnovato il contratto. Come sindacati di base all'interno della società di Tpl padovana non accettiamo tutto questo utilizzo di cooperative e lavoratori a termine. Siamo pronti a ritirare tutto dopo risposte certe ed eventuali assunzioni a tempo indeterminato di tutti gli interinali". 

"INCONTRO URGENTE". Intanto, con una comunicazione ufficiale - sottoscritta da Vittorio Rosa, Sindacato lavoro società (SLS), Massimo Bezze, Sindacato unitario lavoratori (SUL), Stefano Pieretti, Associazione difesa consumatori - Cobas (ADL Cobas), e Danilo Scattolin, Sindacato generale di base (SGB) -, le organizzazioni sindacali, "in riferimento alle mancate proroghe dei contratti di somministrazione lavoro dei lavoratori dipendenti di Generazione Vincente Spa, utilizzati da Busitalia Veneto Spa, chiedono urgentemente un incontro. Detto incontro viene chiesto a Busitalia Veneto, quale ditta utilizzatrice dei lavoratori precari, e a Generazione Vincente, quale società di intermediazione di manodopera, al fine di esaminare le cause che avrebbero contribuito a determinare il mancato rinnovo dei contratti di somministrazione lavoro e la possibilità di utilizzare il personale che si afferma essere eccedente".