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Economia

La Camera di Commercio raccoglie il grido di allarme delle categorie economiche e scrive al Governo

La lettera raccoglie le istanze avanzate dal tessuto imprenditoriale padovano messo a dura prova dagli aumenti delle bollette e dei costi delle materie prime, dal “caro carburanti” e dal conseguente crollo dei consumi legati alla crisi economica internazionale determinata dalla pandemia e dallo scoppio del conflitto ucraino-russo

Dopo aver incontrato, nei giorni scorsi, le categorie economiche patavine rappresentate nella Giunta, martedì 22 marzo la Camera di Commercio di Padova ha inviato al Governo una lettera che raccoglie le istanze avanzate dal tessuto imprenditoriale padovano messo a dura prova dagli aumenti delle bollette e dei costi delle materie prime, dal “caro carburanti” e dal conseguente crollo dei consumi legati alla crisi economica internazionale determinata dalla pandemia e dallo scoppio del conflitto ucraino-russo, affinché porti avanti interventi strategici e strutturali di lungo periodo che garantiscano un’effettiva e stabile ripresa.

Camera di Commercio di Padova

Assicurando all’esecutivo piena disponibilità a cooperare sul territorio per la ripartenza e riconoscendo l’impegno dello stesso nell’adozione di misure atte a fronteggiare l’attuale scenario economico, i Presidenti delle associazioni insieme alla Camera di Commercio spiegano: «Stiamo affrontando una situazione di profonda emergenza e temiamo un lungo periodo di recessione. Con l’auspicio che cessino subito le ostilità internazionali, chiediamo al Governo interventi a sostegno del sistema imprenditoriale, di proseguire nel percorso che sta tracciando e di compiere scelte strategiche coraggiose e di lungo periodo che consentano alle imprese tutte di essere messe nelle condizioni non solo di sopravvivere ma soprattutto di ripartire. In particolare, il tessuto imprenditoriale condivide l’opportunità di procedere con interventi normativi in tema di import-export che favoriscano il mercato interno e non mercati alternativi extra UE; interventi per ridurre il costo delle materie prime e il monitoraggio dei fenomeni speculativi, sia a livello nazionale che internazionale; interventi tempestivi sulle filiere più colpite, come ad esempio l’agroalimentare, il manifatturiero e il comparto energetico; assicurare immediati aiuti economici alle imprese che operano nei trasporti e nella logistica, nell’agroalimentare, nel commercio, nella ristorazione e nel turismo, oggi le più colpite dal caro energia. Confidiamo che le misure che si stanno discutendo in queste ore vadano in questa direzione, che la nostra voce venga ascoltata e che le scelte che si stanno compiendo possano impedire il ripetersi in futuro di queste situazioni di enorme difficoltà per il nostro territorio».

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