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Non si arresta la caduta del mercato dell'auto: a febbraio -23.71% nel padovano

Ghiraldo (Ascom) : «Il susseguirsi di notizie negative non si combina con la vendita di auto nuove»

Mercato dell’auto ancora in caduta libera. Anche a febbraio, infatti, il mercato automobilistico italiano non accenna a dare segni di ripresa e, per inciso, Padova va un pochino peggio rispetto alla media nazionale. Infatti, se con 110.869 vetture immatricolate in Italia nel mese di febbraio di quest’anno contro le 143.161 di un anno fa, il mercato nazionale segna un -22,56%, a Padova il calo è pari al -23,71, frutto del raffronto tra le immatricolate del mese scorso (1.770) e quelle del febbraio del 2021 (2.320). «Visto quanto sta succedendo a poche centinaia di chilometri da casa nostra – commenta Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio di Padova – è persino difficile rivolgerci al governo, ma questo non toglie che non sia necessario intervenire sull’andamento ormai critico del mercato dell’auto».

Ghiraldo

Nelle ultime settimane, peraltro, l’attesa del varo di nuovi incentivi ha contribuito a rallentare ancora di più la domanda. «La priorità in questo momento – continua Ghiraldo – è che la crisi internazionale venga superata per via diplomatica facendo tacere le armi. Questo consentirebbe al governo di trovare lo spazio necessario per l’emanazione del Decreto attuativo, un provvedimento atteso e che permetterebbe di attingere al fondo da 700 milioni di euro, previsto nel recente Decreto Legge Energia, per il rifinanziamento degli incentivi». Dunque, non bastava la pandemia, non bastava la penuria dei componenti, non bastava la di per sé già difficile transizione ecologica: ecco che la guerra in Ucraina va a sommarsi ad una situazione di totale difficoltà che non promette nulla di buono per i mesi a venire. «Purtroppo – conclude il presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio – auto nuova e pessimismo non si combinano e il continuo susseguirsi di notizie negative non fa altro che ridurre sempre più la propensione all’acquisto».

I numeri

Detto questo, e segnalato che il dato aggregato di gennaio e febbraio (3.530 immatricolazioni contro le 4.490 dei primi due mesi del 2021) segna un -21,38%, vediamo come si sono comportati i marchi che, normalmente, vedono l’immatricolazione di più di 100 vetture. Se si esclude Ford che a febbraio 2022 migliora le sue vendite passando dalle 124 di un anno fa alle 154 attuali (+24,19%), tutti gli altri marchi “battono in testa”: Volkswagen flette del -37,98% (da 208 vetture a 129); Fiat scende del -34,80% (da 342 a 223 immatricolazioni); Toyota registra il -15,87 (126 vetture a febbraio 2021, 106 a febbraio 2022); Citroen flette del -15,04% (da 133 a 113) ed infine Peugeot che limita i danni al -14,67% (passando dalle 150 auto di febbraio ’21 alle 128 di febbraio ’22).

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