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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Mercato immobiliare, svolta nel settore produttivo: si tornano a vendere i capannoni

Il report dell'Ufficio Studi Gabetti nella città di Padova, commentato da Confindustria e Ance

Il 2016 è stato l’anno di svolta per il settore immobiliare, che fa pensare a un 2017 ulteriormente positivo. Nel 2016 la crescita non è stata soltanto nel residenziale, è infatti con il settore produttivo (capannoni e industrie) che l’immobiliare ha registrato la crescita maggiore, +22,1%. Anche il terziario (uffici) ha registrato una variazione positiva, +12,5% rispetto al 2015 (dati Agenzia del Territorio). I risultati dello studio sull’andamento del mercato immobiliare industriale e terziario padovano, condotto dall’Ufficio Studi Gabetti, sono stati presentati nel corso di un convegno promosso da Confindustria e Ance Padova.

RIQUALIFICAZIONE. "Se negli anni della ripresa possiamo dire che per il settore immobiliare terziario e per quello industriale non si sono realizzati i medesimi volumi di crescita che hanno interessato il residenziale – ricorda Roberto Busso, amministratore delegato del gruppo Gabetti – possiamo invece affermare che il 2016 è stato l’anno della svolta proprio per questi settori. In questo contesto la riqualificazione immobiliare ricopre un ruolo fondamentale come driver per la crescita del mercato: soprattutto nel settore uffici e in quello industriale, risultano infatti in aumento e costituiscono un’opportunità per i territori, le operazioni di trasformazione di immobili obsoleti, che, una volta riqualificati e locati, possono diventare appetibili in ottica di investimento".

EFFICIENZA. "Le imprese padovane puntano a immobili efficienti sia in termini di costi che di benessere lavorativo, collocati in zone strategiche della città – dichiara Alessandro Zanetti, relationship manager Veneto Gabetti – Tendenzialmente viene preferita la locazione, soprattutto nella Zip e nell’area metropolitana. Buono il turnover all’interno della zona interportuale dove c’è un alto tasso di occupazione dei magazzini".

LOGISTICA. "La ripartenza del mercato degli immobili terziari e industriali è l’ultimo di una serie di indicatori positivi per l’economia padovana – dichiara Rodolfo Cetera, Confindustria Padova – . È una timida ripresa, niente di travolgente, ma rispetto all’immobilismo degli ultimi anni è un innegabile segnale positivo, anche per gli investimenti. Le imprese puntano alle tipologie vicine a strade e uscite autostradali, aree dove le infrastrutture servono bene logistica e viabilità e Padova si è specializzata per rispondere a questa domanda. Oggi tuttavia va pienamente colta la sfida della riqualificazione urbana, anche delle aree industriali, attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative per un’edilizia sostenibile, sicura e di qualità. La logistica in particolare assume un ruolo cruciale nella capacità di essere competitivi e garantire efficienza nelle supply chain di aziende sempre più internazionalizzate. Dal completamento del Gra all’alta velocità, la sfida è completare quel disegno di infrastrutture che può accrescere competitività e attrattività di Padova, anche per gli investimenti esteri".

FRENO AL CONSUMO DI SUOLO. "La lunga crisi – dichiara il presidente di Ance Padova, Luigi Ometto – che ha caratterizzato il mercato delle costruzioni da dieci anni a questa parte restituisce l'immagine di un settore profondamente cambiato e di dimensioni molto ridotte. Accanto al tema della sicurezza del patrimonio immobiliare che emerge con forza dopo gli ultimi tragici eventi tellurici del Centro Italia, è il processo di riqualificazione degli edifici abitativi e ad uso diverso che impone un'attenta riflessione nella consapevolezza di porre un freno al consumo di nuovo suolo. Risulta sempre più necessaria una politica di sviluppo territoriale a carattere integrato. Fino ad oggi – conclude Ometto – i vari piani e programmi volti ad attivare interventi nelle città hanno interessato ambiti specifici, investendo, nella migliore delle ipotesi, solamente una parte della struttura urbana. La crescita economica del Paese ed il rilancio del settore delle costruzioni dipende in larga parte dalla riqualificazione del territorio e dalla valorizzazione delle città e delle aree un tempo destinate alla grande industria".

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