Mercato immobiliare a Padova ancora in calo ma in miglioramento

E’ ancora negativo il mercato immobiliare a Padova ma fa registrare anche segnali incoraggianti. Continua il calo delle compravendite delle abitazioni a Padova che continua a segnare un trend negativo anche nel primo semestre 2013, ma la flessione rallenta registrando un -3% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Sono state 844 le transazioni (NTN) scambiate nei primi sei mesi dell’anno in corso nella città di Padova.

SITUAZIONE AFFITTI A PADOVA

DATI. I dati, calcolati sulla base delle quote di proprietà (NTN, numero di transazioni normalizzate), sono riportati nello studio pubblicato oggi dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con l’Ufficio Provinciale - Territorio di Padova. Pur segnando nel capoluogo un trend negativo, del -3%, la flessione registrata e calcolata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si è attestata su una percentuale inferiore alla media rilevata sull’intero territorio nazionale del -11,6%, dove si sono contate nel semestre 203.122 compravendite e a quella del mercato regionale, del -12%,  in cui gli scambi nell’arco del semestre hanno raggiunto quota 16.325.

PROVINCIA. A livello provinciale, nel primo semestre 2013, le compravendite complessive di unità immobiliari a destinazione abitativa sono state 2.942, di cui il 71,32 % ubicate nella provincia di Padova. Analizzando i dati dal 2004, si evidenzia un arretramento significativo del mercato residenziale abitativo padovano a partire dal secondo semestre 2007: rispetto a tale semestre, il mercato delle abitazioni provinciali ha perduto quasi la metà delle compravendite (-42,71%).

QUOTAZIONI. Se si analizza l’andamento dei prezzi nominali delle abitazioni, tra il primo semestre 2013 ed il secondo semestre 2012, si osserva come, nonostante la rilevante contrazione delle compravendite, si abbia ancora una sostanziale tenuta delle quotazioni medie residenziali. Tuttavia, pur trattandosi di variazioni poco significative, si cominciano ad avvertire i primi segnali di “sofferenza” anche nel capoluogo. L’andamento riflette quanto sta accadendo sia a livello regionale sia sull’intero territorio nazionale.