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Economia

Micron Semiconductor Italia chiude la filiale alla Stanga. Protestano i lavoratori

Sciopero e presidio venerdì 17 marzo contro la chiusura della sede padovana

I lavoratori e le lavoratrici della Micron di Padova sciopereranno per l’intera giornata di domani, venerdì 17 marzo, e terranno un presidio dalle 9 alle 12 presso la cittadella della Stanga dove l’azienda ha sede (Sottopassaggio Saggin, 2). Lo sciopero è stato proclamato dalle organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm di Padova, dopo due incontri in cui l’azienda avrebbe dovuto dare motivazioni sulla scelta di chiudere la sede di Padova. L’intenzione di chiudere questa sede è stata comunicata da Micron Semiconductor Italia il 27 febbraio 2023, ma in queste settimane non sono state fornite informazioni sufficienti in merito ai motivi di questa decisione.

Multinazionale

La Micron Technology è una multinazionale americana che conta circa 50.000 dipendenti in tutto il mondo grazie ai quali produce diverse tipologie di dispositivi a semiconduttore, tra cui memorie DRAM, memorie Flash NAND e NOR, unità di memorizzazione a stato solido, (SSD). Ha due marchi commerciali per i consumatori diretti e collabora con Intel. Inoltre, è classificata tra le prime 5 aziende produttrici di semiconduttori al mondo. La divisione italiana progetta memorie Flash NAND occupandosi di attività di ricerca, progettazione, sviluppo prodotti, ingegneria e supporto ai clienti con 548 dipendenti distribuiti in 4 sedi in Italia (Vimercate, Padova, Arzano e Avezzano), dei quali 31 presso la sede padovana.

Catania

La multinazionale ha già chiuso una sede in Italia nel 2018, a Catania anche se non ha nessun problema economico o produttivo a cui far fronte, anzi, grazie a Biden e al Chips and Science Act, promulgato negli Usa ad agosto 2022, dovrebbe aver ricevuto dei fondi non indifferenti provenienti da questa legge emanata proprio per rivitalizzare la produzione nazionale di semiconduttori e aumentare la competitività degli Stati Uniti sul mercato mondiale.

Sindacati

«Riteniamo profondamente sbagliata l’intenzione di chiudere la sede di Padova e invitiamo l’azienda, a tutti i livelli, a modificare tale decisione che produrrebbe effetti devastanti sui lavoratori, sulle lavoratrici del sito padovano e sulle loro famiglie. L’ipotesi paventata di trasferimenti presso le sedi di Vimercate e di Avezzano non può essere considerata in alcun modo una proposta positiva in grado di rendere meno traumatica la chiusura del sito. Riteniamo che la sede di Padova non debba assolutamente chiudere e i lavoratori e le lavoratrici non devono trovarsi costretti a dover scegliere se trasferirsi o interrompere il rapporto lavorativo con Micron. Invitiamo l’azienda a valutare quanto espresso a livello nazionale e territoriale alle organizzazioni sindacali e a presentarsi al prossimo incontro con proposte differenti. Lo sciopero e il presidio di venerdì sono solo un primo passo, stiamo organizzando ulteriori iniziative, anche a livello nazionale, al fine di far comprendere quanto la strada intrapresa dalla multinazionale sia profondamente sbagliata», hanno dichiarato i sindacalisti della Fiom, della Fim e della Uilm di Padova in accordo con i delegati.

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