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Niente sanzioni per i negozi senza Pos: «In questo modo non si affronta la questione di fondo: oneri troppo alti»

La notizia buona è che il cosiddetto “decreto Recovery” rinvia le sanzioni a chi non accetta i pagamenti con bancomat e carte di credito

«La notizia buona è che il cosiddetto “decreto Recovery” rinvia le sanzioni a chi non accetta i pagamenti con bancomat e carte di credito, la cattiva è che non si affronta la questione di fondo del problema, ovvero una riduzione generalizzata degli oneri economici legati all’accettazione dei pagamenti elettronici in modo da non penalizzare imprese e professionisti tenuti al rispetto degli obblighi normativi». Il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin, accoglie con soddisfazione la decisione del governo di non penalizzare la mancanza del pos (le sanzioni sarebbero dovute scattare dal 1° gennaio scorso), ma insiste sul concetto che non è «averlo o non averlo» il problema, ma i costi che, soprattutto le attività più piccole, sono costrette a sopportare. «Se i costi fossero azzerati – conclude Bertin – il problema non sussisterebbe. A nessun imprenditore verrebbe in mente di rinunciare ad incassi per il solo motivo di non voler usare un sistema di pagamento peraltro in rapida diffusione ma che, nelle piccole transazioni, finisce per essere troppo oneroso».

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