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Nubifragio sul Padovano, Coldiretti presenta la mappa dei danni

Il maltempo di sabato ha lasciato il segno su vigneti, campi di mais e soia, orti e frutteti. Ingenti i danni nelle zone più colpite, in particolare nella Bassa Padovana, nel Conselvano come nel Montagnanese

Agna, Anguillara, Arre, Bovolenta, Candiana, Conselve, Polverara, Terrassa Padovana, Megliadino San Vitale, Merlara, Montagnana, Saletto, Santa Margherita d’adige, Urbana. Sono i comuni padovani in cui il settore agricolo è rimasto colpito dal nubifragio abbattutosi in tutta la provincia sabato sera 13 luglio. A disegnare la mappa dei danni è la stessa Coldiretti di Padova, che segnala la Bassa, il Conselvano e il Montagnanese come le aree più provate.

SGRAVI FISCALI DOPO I DANNI. "Chicchi di grandine di notevoli dimensioni sono caduti con violenza anche per oltre un quarto d’ora - spiegano dall'associazione di categoria - compromettendo la stagione per la viticoltura di pianura, i raccolti di mais e di soia, già messi a dura prova dalle piogge primaverili, la frutta e la verdura nelle settimane della massima resa". Raccolte le segnalazioni di decine di imprenditori agricoli, Coldiretti Padova ha inviato la comunicazione urgente allo Sportello unico agricolo dell’Avepa, l’Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, per chiedere la “delimitazione del territorio danneggiato in base a quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 102/2004 e una urgente verifica della situazione per accertare le reali perdite economiche e fondiarie subite con la conseguente individuazione dei benefici di legge applicabili”. L'associazione ha inoltre scritto anche ai sindaci dei Comuni interessati dal nubifragio ricordando che, in base alla normativa, l’evento dannoso deve essere denunciato dal possessore oppure, nel caso interessi una pluralità di fondi rustici, come sta accadendo, dal sindaco entro tre mesi e almeno 15 giorni prima dell’inizio del raccolto. L'obiettivo per Coldiretti è di consentire l’applicazione per l’anno 2013 delle norme previste sulla non imposizione fiscale dei redditi agrari e domenicali.

Allagamenti a Bovolenta

Allagamenti a Candiana

VIGNETI E SOIA. Nel Conselvano i danni maggiori si sono registrati alla viticoltura, con una perdita presunta del prodotto che va dal 70 al 100%, in particolare fra la porzione orientale di Conselve, Arre e Candiana. La grandine, oltre ad aver distrutto i grappoli in fase di maturazione, ha danneggiato anche i tralci che avrebbero dovuto garantire la produzione del prossimo anno. Nicola Zaggia, presidente della Conselve Vigneti e Cantine, aggiunge che il danno alla viticoltura è pressoché totale nelle località Beolo di Conselve, Arzercavalli di Terrassa e Arre: “Di sicuro al momento della vendemmia mancheranno all’appello diverse migliaia di quintali di uva”. Drammatica anche la situazione per le colture di mais e soia, nel pieno della maturazione. Decine di ettari sono andati completamente distrutti mentre altre centinaia riportano danni che arrivano anche al 60-70%.

FRUTTA E VERDURA. Nel Montagnanese sono state compromesse anche le coltivazioni di frutta e verdura, nelle zone maggiormente vocate e nel periodo dell’anno in cui la produzione raggiunge il suo apice. Vento forte e grandine hanno lasciato il segno anche sulle strutture come serre e ricoveri attrezzi, aggravando la conta dei danni per diverse aziende.

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